Caso Roman Polanski: la vittima del regista ora lo difende

Caso Roman Polanski: la vittima del regista ora lo difende
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Samantha Geimer è da tempo andata oltre e adesso difende il regista Roman Polanski, accusato dello stupro della donna diversi anni fa, dall'articolo uscito su Esquire.

"Io sono cresciuta, perché gli altri non dovrebbero esserlo anche loro?"

Dopo il polverone Weinstein e il successivo movimento #MeToo ci sono state molte rivelazioni risalenti al passato di comportamenti poco ortodossi da persone in posizioni di potere a Hollywood. Per quanto riguarda Roman Polanski, il regista venne accusato, nel 1977, di aver stuprato una ragazzina di (allora), 13 anni, la Geimer, appunto.

Questo è qual che ha scritto la donna su Twitter dopo un servizio di Esquire:

"Roman non ha bisogno di tornare ad essere accusato a causa del #metoo. È tutto quello che riuscite a fare voi di Esquire? Attaccare un uomo che si è scusato e ha pagato anni fa per quel che ha fatto?"

Per la cronaca, Roman Polanski è attualmente al lavoro su un film che parlerà di un uomo ingiustamente accusato di un crimine, ragion per cui si sono alzate alcune polemiche. La Geimer ha comunque continuato dicendo:

"Si è dichiarato colpevole di quanto fatto a suo tempo. Ha subito un abuso lui e anche la sua vittima, il cui giudice (del caso), era un folle. Io sono cresciuta, non vedo perché gli altri non dovrebbero farlo. Sta combattendo una battaglia persa da 41 anni."

Anche in passato la donna si era espressa in questi termini perché ha dichiarato che tutto quel che vuole fare è andare avanti e dimenticare per sempre quell'episodio.