Caso JK Rowling, Stephen King e Margaret Atwood in difesa dei diritti dei trans

Caso JK Rowling, Stephen King e Margaret Atwood in difesa dei diritti dei trans
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Nonostante Stephen King reputi la Rowling un'autrice di talento, ci tiene a prendere le dovute distanze dalle sue posizioni sulla transessualità. Per tale ragione insieme ad altri autori nordamericani è tra i firmatari di una lettera aperta contro qualsiasi forma di discriminazione nei confronti dei soggetti transgender.

Il messaggio dei membri della comunità letteraria statunitense segue l'esempio dei colleghi del Regno Unito e dell'Irlanda che hanno preso una netta posizione contro le parole di JK Rowling sostenendo che "le vite non binarie sono valide, le donne trans sono donne, gli uomini trans sono uomini, i diritti trans sono diritti umani".

Sulla stessa scia oltre 1200 membri dell'editoria americana tra cui figurano per l'appunto Stephen King ma anche Margaret Atwood, Roxane Gay, Neil Gaiman, John Green, NK Jemisin e Angie Thomas, hanno voluto esprimere il medesimo concetto.

"Siamo scrittori, editori, giornalisti, agenti e professionisti impegnati in molteplici forme di pubblicazioni. Crediamo nel potere delle parole. Vogliamo fare la nostra parte per contribuire a plasmare la linea della storia verso la giustizia e l'equità. A tal fine, diciamo che le persone non binarie sono non binarie, le donne trans sono donne, gli uomini trans sono uomini, i diritti trans sono diritti umani. Ciò che scegli di essere è importante. Tutti siamo importanti. Tu sei importante e soprattutto sei amato".

Nei mesi scorsi JK Rowling aveva tentato di difendersi dalle accuse di transfobia, senza tuttavia convincere in pieno i suoi fan e, l'uscita del suo nuovo libro non ha fatto che peggiorare la situazione visto che tratta di un serial killer travestito.