Caso Amber Heard, parla l'ex assistente: "Si sentiva al di sopra della legge"

Caso Amber Heard, parla l'ex assistente: 'Si sentiva al di sopra della legge'
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Il contenzioso tra Johnny Depp e Amber Heard riserva quasi ogni giorno nuove rivelazioni, indiscrezioni e testimonianze. A fare notizia stavolta sono le parole dell'ex assistente personale dell'attrice, Kate James, secondo la quale Heard era convinta di essere "al di sopra della legge".

Kate James ha lavorato per Amber Heard fino al febbraio 2015. Nell'ambito della causa per diffamazione intentata da Johnny Depp al tabloid The Sun, la donna ha presentato alla corte una dichiarazione in cui afferma di aver inviato per conto dell'attrice, nel settembre 2014, una lettera per gli ufficiali della Sicurezza Nazionale negli Stati Uniti su una donna di nome Savannah McMillan, da lei ingaggiata come assistente sul set.

"Savannah, cittadina britannica, era stata trattenuta dall'ufficio immigrazione e interrogata sulla frequenza con cui andava e veniva dagli Stati Uniti" ha dichiarato Kate James. "Nella sua lettera la signora Heard smentisce, in quanto amica di Savannah, qualsiasi accusa sul fatto che la donna lavorasse illegalmente. Ma io sapevo che era così, quindi Amber ha mentito intenzionalmente al dipartimento immigrazione degli Stati Uniti."

Per la sua ex assistente, quindi, Amber Heard è una donna che, "Come ho osservato in diverse circostanze, agisce come se si sentisse al di sopra della legge", menzionando anche un altro episodio, in cui l'attrice aveva fatto entrare illegalmente i suoi cani in Australia, senza rispettare le procedure. "Non si fa scrupoli a buttare qualcuno sotto un autobus" ha concluso Kate James con una metafora, "se ciò significa salvarsi la pelle."

Questa testimonianza si aggiunge alle altre rivelazioni scioccanti venute fuori in tribunale, e ai dettagli su un terribile litigio tra Amber Heard e Johnny Depp all'epoca del loro viaggio di nozze.