Cannes, Kechiche sulle scene di sesso: Il mio film celebra il corpo

Cannes, Kechiche sulle scene di sesso: Il mio film celebra il corpo
di

Dopo le polemiche per le lunghe scene di sesso nel film La vita di Adele, Palma d’Oro nel 2013, Abdellatif Kechiche è di nuovo nell’occhio del ciclone al festival di Cannes dopo la prima proiezione del suo nuovo lavoro, Mektoub, my love: Intermezzo.

Anche in questo caso ha fatto scalpore una scena hard, lunga più di dieci minuti e apparentemente non simulata, che mostra un rapporto orale, suscitando accese proteste da parte dei critici e degli addetti ai lavori.

“La cosa più importante per me, lo voglio dire subito” ha provato a difendersi Kechiche in conferenza stampa, “è celebrare la vita, l’amore, il desiderio, la musica, il corpo. Volevo tentare un’esperienza cinematografica più libera possibile”. Il regista ha poi negato di aver concepito la scena incriminata di Mektoub come gesto di sfida dopo le critiche ricevute per il sesso esplicito in La vita di Adele. “Quello che ho cercato di fare è descrivere le cose attraverso il movimento. Volevo filmare la magia del corpo. È l’aspetto metafisico del corpo che ho ritratto.”

Nel corso della conferenza stampa, Kechiche ha poi ammesso che il suo cinema “non è per tutti”, affermando che con Mektoub aveva intenzione di fare qualcosa di nuovo e diverso dai canoni, ma che “non tutti sono aperti a nuove esperienze”. Paragona poi il suo modo di filmare i corpi alle sculture “che tutti possono vedere passeggiando per Parigi”.

Intermezzo è il sequel di Mejtoub, my love: Canto Uno, presentato a Venezia nel 2017.

Un'altra conferenza stampa piuttosto movimentata è stata quella di Quentin Tarantino dopo la proiezione del suo C'era una volta a Hollywood. Tra gli altri episodi più discussi del Festival, il collasso di Elle Fanning durante un party.