Cannes 2023, Jane Fonda "dissa" Robert Redford, Jean-Luc Godard e Michael Douglas

Cannes 2023, Jane Fonda 'dissa' Robert Redford, Jean-Luc Godard e Michael Douglas
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In un'ampia conversazione durante il Festival di Cannes del 2023, Jane Fonda, con la sua inimitabile spregiudicatezza, ha espresso pareri pungenti su volti noti dello spettacolo: da Robert Redford a Jean-Luc Godard, da Michael Douglas a Katharine Hepburn, passando per il cambiamento climatico.

Durante l'evento, l'attrice di Una squillo per l'ispettore Klute e di Tornado a casa ha ha dichiarato di essere "innamorata" di Redford, nonostante quest'ultimo "non ami baciare" e fosse "sempre di cattivo umore, al punto che pensavo fosse colpa mia". Ha inoltre aggiunto: "L'ultimo film che ho realizzato con lui risale a sei anni fa [Le nostre anime di notte, Our Souls at Night in lingua originale]. Avrò avuto ottant'anni, qualcosa del genere. E finalmente ho realizzato di essere cresciuta. Quando lui arrivava sul set con tre ore di ritardo e di cattivo umore, sapevo che non fosse colpa mia".

Riguardo Godard (uno dei principali esponenti della Nouvelle Vague, e venuto a mancare nel settembre 2022), il commento della donna è stato ancora più pungente. "Era un grande regista. Tanto di cappello. Un grandissimo regista. Ma come uomo? Mi dispiace. No, proprio no". Invece Marvin di Cat Ballou, per quanto favoloso e divertente, "era sempre ubriaco. Alloggiamo nello stesso motel, perciò mi ritrovai a portarlo su per le scale". In un'altra occasione, Jane Fonda ha ricordato il regista che voleva scoprire i suoi orgasmi.

Infine, Hepburn ha avuto un trattamento ben più lusinghiero rispetto agli altri. La realizzazione di Un lago dorato (On Golden Pond) "è stata una delle esperienze più gloriose della mia vita. Assolutamente meraviglioso. Ho dedicato quel film a mio padre. Ma la persona da cui ho imparato di più... be', era Katharine".

Un atteggiamento troppo critico? Non secondo Fonda, secondo la quale il mondo in cui viviamo è sbagliato sotto svariati punti di vista. "Tutti noi dovremmo comprendere che non ci sarebbe il cambiamento climatico se non ci fosse il razzismo" ha aggiunto. "Non ci sarebbe la crisi climatica se non ci fosse il patriarcato. Esiste una mentalità che vede le cose in modo gerarchico. Gli uomini bianchi sono quelli che valgono più, mentre tutto il resto è relegato nello sfondo".

Ma i contrasti in occasione dell'evento non terminano qui: Tinto Brass è contro la nuova versione di Caligola di Cannes 2023.