Cannes 2022, è polemica per assenza di donne: "Scegliamo i film in base ai meriti"

Cannes 2022, è polemica per assenza di donne: 'Scegliamo i film in base ai meriti'
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Il Festival di Cannes ha recentemente annunciato il programma ufficiale della sua settantacinquesima edizione, ma in Francia è già polemica per la presunta diminuzione della presenza di registe donne nelle diverse sezioni della competizione.

Il direttore artistico Thierry Fremaux, però, non vuole sentir parlare di polemiche, e in una nuova intervista promozionale con Variety ha apertamente difeso il programma del Festival di quest'anno, commentando: "A questo tipo di domande si può rispondere solo mettendole in prospettiva. L'anno scorso le donne hanno vinto tutti i primi a Cannes, tre diverse registe hanno vinto il Concorso ufficiale, la sezione Un Certain Regard e la sezione Cinefondation. Non ci sono quote a Cannes, qui selezioniamo i film esclusivamente in base ai loro meriti artistici".

Quest'anno a Cannes sono tre su diciotto i film in concorso diretti da donne: Les Amandiers della nostra Valeria Bruni Tedeschi, Show Up della lanciatissima Kelly Reichardt e Stars at Noon della veterana Claire Denis. L'edizione del 2021 includeva quattro film diretti da donne su un totale di 21, con la Palma d'Oro assegnata a Titane di Julia Ducournau.

A dare credito alle parole di Fremaux e a spegnere ogni polemica sul nascere c'è effettivamente un programma a dir poco di ferro, che include, tra film e serie tv e sparsi equamente nelle varie sezioni, le nuove opere di George Miller, James Gray, Buz Lurhman, Quentin Dupieux, Olivies Assayas, Joseph Kosinski, Marco Bellocchio, Park Chan-wook, Ruben Ostlund, i fratelli Dardenne, Arnaud Desplechin, Hirokau Koreeda, Cristian Mungiu e David Cronenberg.

A tal proposito, una curiosità sul nuovo film di Cronenberg: Crimes of the Future è il sequel di Crimes of the Future, la seconda opera che il regista canadese realizzò agli inizi della sua carriera nel 1970?