Cannes 2019: Thierry Fremaux torna alle proiezioni anticipate per la stampa, ma c'è un ma
Dopo l'annuncio della line-up ufficiale del Festival di Cannes 2019, Variety riporta che il direttore del festival Thierry Fremaux ha fatto retromarcia riguardo all'orario delle proiezioni stampa.
L'anno scorso, infatti, era stato deciso di cancellare le proiezioni mattutine così da far coincidere la prima serale - quella con la presenza in sala di regista e cast, per intenderci - con la prima visione del film da parte della stampa, che in caso di critica negativa non avrebbe abbassato le aspettative intorno al film, rischiando di "rovinare" la passerella sul tappeto rosso.
Una decisione che si è dimostrata subito impopolare a causa del disagio creato fra i giornalisti, e infatti già da quest'anno le cose torneranno come sono sempre state: il Festival di Cannes ha deciso di ripristinare le proiezioni mattutine per la stampa mattutina, separandole nuovamente dall'anteprima serale.
Ma c'è un problema: alle proiezioni mattutine saranno ammesse solo poche centinaia di giornalisti, principalmente di canali televisivi e radiofonici, e saranno selezionati dal festival. L'idea alla base del nuovo accordo è quella di assicurarsi che i giornalisti che si stanno preparando a trasmissioni radiofoniche o televisive serali abbiano abbastanza tempo per farlo, e visionando il film di mattina potranno presenziarle senza intoppi.
Gli altri giornalisti, quelli della carta stampata e/o online, dovranno accontentarsi degli screening delle 17:00. Per i film in anteprima alle 10 di sera, invece, le proiezioni stampa si svolgeranno contemporaneamente, il che è un netto miglioramento rispetto all'anno scorso, quando i giornalisti presenti hanno dovuto aspettare fino al mattino seguente per poter vedere i film interessati.
"Tutte le recensioni saranno poste sotto stretto embargo fino a quando i titoli di coda finiranno nelle proiezioni pubbliche" ha dichiarato un categorico Fremaux. "Qualsiasi giornalista che non rispetterà l'embargo verrà spedito a casa, come è successo in altri festival".
Ricordiamo che quest'anno il presidente di giuria sarà Alejandro González Iñárritu, celebre regista messicano di The Revenant, Birdman e Amores Perros.
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