Call Me By Your Name di Luca Guadagnino punta dritto agli Oscar

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Con una media d’incasso altissima nell’ambito di una release per il momento limitata, il film di Luca Guadagnino sta lentamente guadagnando consensi negli Stati Uniti, tanto da essere indicato come uno dei favoriti nella corsa all’Oscar.

Dopo soli dieci giorni di programmazione, la pellicola ha incassato poco più di 900mila dollari in sole quattro sale. Call Me By Your Name ha già cominciato la sua stagione dei premi vincendo il Gotham Independent Film Awards come miglior film e adesso Sony Classics sta pianificando un’estensione della programmazione in altre sale tra New York e Los Angeles, mentre dal 15 dicembre la pellicola sbarcherà anche a San Francisco, Chicago e a Washington D.C.

Tratto dal romanzo Chiamami col tuo nome di André Aciman, il film è scritto dallo stesso Guadagnino a sei mani con James Ivory (Camera con vista, Quel che resta del giorno) e Walter Fasano. È stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival e successivamente alla 67ª edizione del Festival di Berlino.

La pellicola è attesa per il febbraio 2018 nelle sale italiane. Nel cast anche Timothée Chalamet, Esther Garrel, Amira Casar e Victoire Du Bois. Su queste pagine trovate anche il trailer ufficiale.

Sinossi (romanzo): Vent’anni fa, un’estate in Riviera, una di quelle estati che segnano la vita per sempre. Elio ha diciassette anni, e per lui sono appena iniziate le vacanze nella splendida villa di famiglia nel Ponente ligure. Figlio di un professore universitario, musicista sensibile, decisamente colto per la sua età, il ragazzo aspetta come ogni anno “l’ospite dell’estate, l’ennesima scocciatura”: uno studente in arrivo da New York per lavorare alla sua tesi di post dottorato. Ma Oliver, il giovane americano, conquista tutti con la sua bellezza e i modi disinvolti. Anche Elio ne è irretito. I due condividono, oltre alle origini ebraiche, molte passioni: discutono di film, libri, fanno passeggiate e corse in bici. E tra loro nasce un desiderio inesorabile quanto inatteso, vissuto fino in fondo, dalla sofferenza all’estasi. “Chiamami col tuo nome” è la storia di un paradiso scoperto e già perduto, una meditazione proustiana sul tempo e sul desiderio, una domanda che resta aperta finché Elio e Oliver si ritroveranno un giorno a confessare a se stessi che “questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta”.