Bright, Ted Sarandos: "La critica è disconnessa dalle prospettive commerciali di un film!"

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Con una percentuale di gradimento del 26% su Rotten Tomatoes, Bright di David Ayer si è rivelato uno dei flop di critica più grandi del 2017, ma a Netflix poco importa, dato che si è tratto anche di uno dei film più visti della piattaforma streaming, con un successo commerciale enorme.

Certo, senza rivelare dati specifici più approfonditi tutto sta nel fidarsi delle parole di Reed Hastings e Ted Sarandos, quest'ultimo intervenuto oggi a difesa del successo di Bright e contro la critica americana, a suo avviso completamente "disconnessa dalle prospettive commerciali dei film che recensisce".

Queste le sue parole: "La risposta dei consumatori al film è stata grandiosa. Ogni misurazione interna ci ha rivelato che Bright è uno dei nostri contenuti originali più visti di sempre, siano essi film o serie TV. Se andiamo a vedere le recensioni del pubblico raccolte su Rotten Tomatoes o IMDb, possiamo constatare esperienze più che positive nella visione del film. E anche se i critici sono una parte molto importante del processo artistico sembra siano piuttosto disconnessi dalle prospettive commerciali dei film che recensiscono. Il modo in cui vediamo il successo di un film è la misura in cui il pubblico lo guarda e lo ama. Se i critici seguano o meno, questo è un gruppo selezionato di social media influencer che parlano a un gruppo ristretto di audience".

Anche Reed Hashtings ha espresso un sentimento simile: "Dal punto di vista degli investitori, vuoi concentrati su come tipo... Jumanji. I critici in merito sono piuttosto disconnessi dal plebiscito di massa, specialmente quello internazionale. La maggior parte delle recensioni sul web sono in inglese e si soliti di provenienza americana". In realtà Jumanji: Benvenuti nella Giungla non è proprio il miglior esempio, dato che ha una percentuale di gradimento della critica del 76%. Comunque, il discorso resta abbastanza chiaro.