Brad Pitt racconta com'è guardare un film con David Fincher: "Sta sempre a borbottare"

Brad Pitt racconta com'è guardare un film con David Fincher: 'Sta sempre a borbottare'
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Dopo aver lavorato insieme a film del calibro di Seven, Fight Club e Il curioso caso di Benjamin Button, Brad Pitt e il regista David Fincher sono diventati ottimi amici e spesso, lockdown permettendo, trascorrono le serate al cinema o davanti a un dvd. Guardare un film con Fincher, però, a quanto pare non sempre è un'esperienza piacevole.

Lo ha raccontato divertito lo stesso Brad Pitt al Times, definendo David Fincher "uno dei più spassosi rompiscatole che abbia mai incontrato".

"Mormora per tutto il tempo: Quella ripresa funziona. Questo passaggio non va bene. Perché dovresti inserire lì quella sequenza? Stabilizza! E così via. È come guardare una partita di football con Bill Belichick [un importante allenatore]".

Anche Steven Soderbergh, altro grande amico del regista, è a conoscenza di queste abitudini, tanto che una volta si vide costretto a lasciare la stanza nel bel mezzo di una proiezione. Era stato invitato da Fincher nel suo studio di montaggio durante la post-produzione di Panic Room (2002) e ricorda: "David aveva un puntatore laser e inquadrava una parte di muro in un angolo dell'inquadratura, dicendo: È di un quarto di stop troppo luminoso. Ho dovuto lasciare la stanza, uscire e fare dei respiri profondi, perché pensavo: Oddio, vederlo tutto così? Per tutto il tempo? Non sarei stato in grado di farlo."

Tra i prossimi impegni di Brad Pitt c'è l'action Bullet train, mentre arriverà presto in streaming su Netflix Mank, l'ultima fatica di David Fincher.