Blood Diamond, un'impresa diamantifera voleva l'inserimento di un disclaimer?

Blood Diamond, un'impresa diamantifera voleva l'inserimento di un disclaimer?
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Blood Diamond gettò parecchie ombre sul commercio di diamanti: il film con Leonardo Di Caprio e ambientato nella Sierra Leone sconvolta dalla guerra civile non contribuì di certo a migliorare l'immagine di un mercato già di suo soggetto a sospetti e polemiche, suscitando di fatto anche qualche preoccupazione.

Pare, infatti, che all'epoca dell'uscita di Blood Diamonds la compagnia diamantifera De Beers (uno dei più importanti gruppi al mondo per quanto riguarda rinvenimento, lavorazione e commercio di diamanti) abbia espresso preoccupazione per l'ipotesi che il film potesse effettivamente danneggiare il mercato diamantifero, causando una netta riduzione nella richiesta dei preziosi minerali.

La De Beers sostenne infatti che, in seguito al Kimberley Process, il commercio dei cosiddetti "diamanti insanguinati" fosse già stato ridotto dal 4% al 3%, respingendo quindi le accuse sollevate dal film di Edward Zwick. Voci parlano inoltre di una richiesta, da parte della De Beers, di far introdurre all'inizio del film un disclaimer che specificasse che gli eventi raccontati fossero in larga parte ambientati nel passato o inventati: la compagnia, però, ha sempre negato di aver avanzato richieste di questo tipo.

Avete apprezzato il film con Leonardo Di Caprio e Djimon Hounsou sul commercio dei famosi "conflict diamond"? Diteci la vostra nei commenti! Per saperne di più, intanto, qui trovate la nostra recensione di Blood Diamond.