Black Widow, il posticipo di Wonder Woman 1984 causerà il rinvio del film Marvel?

Black Widow, il posticipo di Wonder Woman 1984 causerà il rinvio del film Marvel?
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Come ormai sappiamo, Warner Bros. e DC Films hanno scelto di posticipare ulteriormente il già più volte rimandato Wonder Woman 1984, questa volta al 25 dicembre 2020, sperando forse nel miracolo del Natale e spostandolo dall'ultimo slot scelto (quello del 1° ottobre) a due settimane dall'uscita, mandando su tutte le furia i fan.

Confermato il posticipo del cinecomic DC, comunque, ora gli occhi sono tutti puntati sull'altro grande e atteso progetto di genere targato Marvel Studios, il Black Widow con Scarlett Johansson. Marvel è stata sospettosamente silenziosa sulla data d'uscita del film, anche di recente, il che non è davvero buon segno, soprattutto con l'avvicinarsi della release, ormai lontana un solo mese e mezzo.

Il fatto è che manca del vero e proprio materiale promozionale post-posticipo, il che potrebbe significare che la macchina del marketing dietro a Black Widow è ferma per una ragione, ovviamente legata alle molte incertezze sull'apertura di molti cinema americani, nonostante misure precauzionali e di protezione dai contagi (spesso non rispettate, comunque).

Da oggi alla prima settimana di novembre, è bene specificarlo, non ci sono più film di alto rilievo in uscita nelle sale. Questo proprio a causa del rinvio di Wonder Woman 1984. Tenet, comunque, titolo di alto profilo della stagione, non è stato deludente dal punto di vista degli incassi, che per ora viaggiano sui 152 milioni di dollari globali, il che è un dato non del tutto inquadrabile a causa della mancanza di contesto in era Covid-19, imparagonabile con i boxoffice precedenti.

A questo punto, dovesse uscire ancora a novembre, Black Widow non avrebbe alcun rivale e potrebbe sperare in incassi simili a quelli di Tenet, se non maggiori con un eventuale riduzione dei contagi, stabilità della Pandemia e aumento di misure cautelative. Disney però vuole tener fede alla sua politica familiare e corretta e non spingere gli spettatori in sala con un film atteso come Black Widow, riflettendo bene sul da farsi (anche economicamente).

Guardando poi a Mulan, al netto delle stroncature mossegli contro soprattutto a livello internazionale, in America ha raggiunto un buon riscontro di critica e di pubblico, con un totale di 33,5 milioni di sottoscrizioni premier access. Questo potrebbe spingere Disney a puntare su un mix delle due cose: uscita in sala e Premiere Access su Disney+, anche perché rinvio lascerebbe slittare ulteriormente l'intero calendario Marvel Cinematic Universe.

Nel thriller di spionaggio del Marvel Cinematic Universe, ambientato tra gli eventi di Captain America: Civil War e quelli di Avengers: Infinity War, la Vedova Nera dovrà affrontare le parti più oscure del suo passato quando una pericolosa cospirazione legata alla sua precedente vita nel KGB torna a perseguitarla. Inseguita da una task force che non si fermerà davanti a nulla pur di catturarla, Natasha si ritroverà faccia a faccia con la sua vecchia vita e i suoi vecchi affetti appartenenti ad un mondo abbandonato molto prima di diventare una degli Avengers.

Oltre alla Johansson, lo ricordiamo, il film diretto dalla Shortland vedrà nel cast anche Florence Pugh, Rachel Weisz e David Harbour, quest'ultimo nei panni di Red Guardian, mentre non è ancora sta rivelato l'interprete (né l'identità) del villain Taskmaster.

Black Widow è al momento atteso nelle sale statunitensi e italiane prossimo il 6 novembre 2020.