Black Phone: perché l'horror Blumhouse è sia di Stephen King che di Guillermo Del Toro

Black Phone: perché l'horror Blumhouse è sia di Stephen King che di Guillermo Del Toro
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Dopo avervi anticipato Black Phone con Ethan Hawke nella clip esclusiva di Everyeye, torniamo a parlare del nuovo film prodotto dalla Blumhouse e scritto e diretto dal regista Scott Derrickson, finalmente tornato al tanto amato genere horror.

Il film racconta la storia di Finney Shaw, un adolescente di 13 anni che viene rapito da un sadico assassino che sta terrorizzando la città dietro l'alias de Il rapace: questo sadico serial killer pedofilo, che ha già ucciso tantissimi coetanei di Finney, lo rinchiude in un seminterrato insonorizzato munito solo di un materasso, un bagno e un misterioso telefono a muro: nonostante l'apparecchio sia disconnesso, però, Finney lo sente squillare e una volta alzata la cornetta scopre di poter sentire le voci delle precedenti vittime, decise ad aiutarlo...

Black Phone è l'adattamento cinematografico dell'omonimo racconto del 2004 scritto da Joe Hill, presente nella raccolta Ghosts. Joe Hill, come forse saprete, è il figlio di Stephen King, divenuto a sua volta uno scrittore del fantastico e del sovrannaturale di grande successo (da una sua opera anche la serie tv di Netflix Locke & Key). E in effetti Black Phone ha tanti punti in comune con le opere di Stephen King, che è stata ed è tutt'ora una grande influenza nella carriera del figlio: nel film, ad esempio, ritroviamo numerose tematiche tanto care ai libri di King - e per estensione ai film tratti dai libri di Stephen King - come l'incontro tra la gioventù e il sovrannaturale, tra la periferia sonnolenta e l'oscurità della psiche, tra il bullismo infantile e la prepotenza degli adulti.

Tuttavia un'altra grande influenza su Black Phone è il cinema di Guillermo Del Toro, in particolare per il senso di fratellanza che gli esseri umani, soprattutto i bambini, riscoprono dopo la morte, che è sempre più forte di ogni contrasto alimentato dalla vita. Non a caso, infatti, Derrickson ha citato La spina del diavolo come principale influenza per Black Phone: per chi non lo sapesse, La spina del diavolo è uno dei massimi esempi del cinema deltoriano, e racconta proprio dell'incontro tra un giovane protagonista e un fantasma, che gli offrirà un aiuto fondamentale.

Il film di Del Toro uscì nel 2001...tre anni prima della pubblicazione del racconto di Joe Hill.