Black Flies, la denuncia di Sean Penn: "Il sistema sanitario americano è un racket"

Black Flies, la denuncia di Sean Penn: 'Il sistema sanitario americano è un racket'
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Sean Penn è stato molto duro con l'America. L'attore protagonista del thriller Black Flies presentato a Cannes insieme a Tye Sheridan, ha criticato sia il sistema sanitario americano che l'utilizzo dell'intelligenza artificiale.

Nel corso della conferenza stampa di Black Flies, Sean Penn ha definito il sistema sanitario americano un racket ma non solo: l'attore ha parlato del recente sciopero degli sceneggiatori che in un certo senso ha "ribaltato" l'industriando portando numerose produzione di Hollywood a fermarsi: "Direi che l'industria ha sopraffatto gli scrittori, i registi e gli attori per molto tempo - ha detto Sean Penn - Do il mio pieno sostegno agli scrittori. Ci sono molti nuovi concetti che vengono lanciati in giro, incluso l'uso dell'intelligenza artificiale che ritengo un'oscenità umana".

Black Flies racconta la vita notturna di un giovane paramedico interpretato da Tye Sheridan e il suo mentore, Sean Penn, alle prese con i rischi del mestiere tra delinquenza, tossicodipendenza e miseria. Inizialmente la parte del co-protagonista era stata affidata a Mel Gibson. Sean Penn ha racconto come non sia stato facile calarsi nella parte di figure così essenziali per la popolazione: "Lo scopo che la maggior parte dei paramedici condivide quando si parla del sistema sanitario, è quello di servire il prossimo. E quello che scoprono è che sono assediati da politiche di guadagno politico a breve termine. Non sono lì per esercitare il loro lavoro, sono lì per sostenere un racket".