Avengers: Infinity War, Mark Ruffalo sull'arco narrativo di Hulk

Avengers: Infinity War, Mark Ruffalo sull'arco narrativo di Hulk
di

In Avengers: Infinity War, il personaggio di Bruce Banner a.k.a. Hulk, interpretato da Mark Ruffalo, è protagonista di un singolare arco narrativo che ha diviso in due i fan più datati dell'Universo della Marvel.

ATTENZIONE! SPOILER!

Infatti, a parte il prologo, in Avengers: Infinity War non vediamo Hulk. Il Golia Verde dell'Universo Marvel, infatti, decide di negare la sua 'apparizione' a Bruce Banner per tutta la durata della pellicola, finale incluso. Ma, in un'intervista, come era già rumoreggiato ai tempi pre-release, Mark Ruffalo ha confermato che i piani su questo particolare arco narrativo sono cambiati spesso: "Siamo andati avanti e indietro un paio di volte sul come finire il film: farlo finire con Banner? Oppure far uscire Hulk all'ultimo minuto? O far finire la pellicola in maniera differente? Ad un certo punto è chiaro che volevamo che Banner diventasse una sorta di eroe...".

Ruffalo continua: "C'è un conflitto tra i due che è iniziato nel primo The Avengers e, soprattutto, in Age of Ultron, quando Scarlet Witch lo manipola. Joss Whedon mi chiese 'di cosa avrà mai paura Hulk?'. E' una domanda un po' difficile... di cosa avrebbe mai paura questo enorme e potente 'mostro'? Ma ho capito che è Banner. Hulk ha soltanto paura di Banner. Ci abbiamo giocato già in Ragnarok con quest'idea ed è continuata in Infinity War e continuerà con Avengers 4". E, sebbene non possa dire molto, Ruffalo spiega che in Avengers 4 ci sia una sorta di 'battaglia psichica' tra Banner e Hulk.