Avengers: Infinity War, gli addetti ai VFX commentano l'enigmatica ambientazione finale

Avengers: Infinity War, gli addetti ai VFX commentano l'enigmatica ambientazione finale
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Sebbene l'attenzione del pubblico sia ampiamente focalizzata su Avengers: Endgame, sono molti i fan in convalescenza dopo l'esplosivo finale del precedente capitolo della saga. Tra colpi di scena improvvisi, momenti emozionanti e combattimenti al cardiopalma, Infinity War ci ha regalato alcune delle scene più enigmatiche della storia dei cinecomic.

Una tra queste si verifica negli ultimi attimi del film, subito dopo che Thanos (ormai in possesso di tutte le Gemme dell'Infinito) schiocca le dita, compiendo la tremenda strage in cui metà dell'universo cessa improvvisamente di esistere. Nello specifico, il Titano Pazzo ci viene presentato in uno scenario misterioso, quasi onirico, in cui egli si ritrova completamente avvolto dal nulla, finché quello che sembrerebbe essere lo spirito della piccola Gamora decide di presentarsi al suo cospetto.

Indimenticabile il breve, ma intenso, scambio di battute tra i due: "lo hai fatto?" chiede lei al temibile villain, riferendosi al famigerato "Snap!" che ha dimezzato l'universo. "Sì", risponde Thanos. "Quanto ti è costato?" prosegue Gamora, al che il Titano risponde: "tutto."

La scena viene poi interrotta dal momento più tragico di tutto il film ( e forse dell'intero MCU fino ad oggi), in cui gran parte degli Eroi più Potenti della Terra svanisce, sgretolandosi in un cumulo di polvere. E' allora che il pubblico si ritrova in preda di una quantità interminabile di interrogativi: Thanos verrà sconfitto? Gli eroi caduti torneranno? Cos'era quel luogo oscuro e misterioso, che il Titano visita prima del triste epilogo?

Pur non fornendo risposta a tutte le domande (per quello dovremo aspettare il sequel del film, in uscita ad aprile), i supervisori agli effetti visivi Kelly Port e Dan DeLeeuw commentano in maniera approfondita la lavorazione di quella simbolica scena con Thanos e Gamora, che come i fan più arguti avranno potuto constatare, nasconde molto di più di quanto si potrebbe pensare.

Intervistati dal portale IGN, i due commentano così la sequenza:

"Noi semplicemente esploriamo una serie di diverse cose, fantasticando sull'idea che possa trattarsi di una sorta di 'caveau' o dell'interno della Gemma dell'Anima, per esempio. Abbiamo giocato molto con l'acqua presente sulla scena, a simboleggiare il grande spargimento di sangue." Port prosegue: "è stato interessante perché, considerando che è Thanos il personaggio principale, puoi assistere alla vicenda in maniera molto introspettiva", al che DeLeeuw ribatte: "quel metafisico luogo di passaggio ci è venuto in mente durante la lavorazione. Da un punto di vista narrativo, credo sia magnifico che la sequenza sia rimasta nel film, perché rappresenta un ottimo momento di 'pausa', che ti permette di assistere a questo momento di riflessione, in cui il personaggio riflette in merito a ciò che ha appena fatto."

Port parla di come i piani legati a questo "reame" siano evoluti durante la produzione del film: "abbiamo lavorato ad almeno diciassette design, (...) è stato un bel processo di esplorazione. Kevin (Feige, ndr) è stato colui che ci ha dato la spinta a strutturare il tutto con scelte cromatiche che virassero sull'arancione."

Che si tratti, dunque, di una conferma che quel "reame" misterioso, altro non sia che l'interno della Gemma dell'Anima?

I due non confermano né smentiscono queste voci, tuttavia, ci tengono a ribadire un dettagli relativo ai colori delle Gemme: "cerchiamo sempre di seguire un codice cromatico relativo al funzionamento delle varie Gemme; usavamo il viola quando la Gemma del Potere veniva usata, così come il blu per la Gemma dello Spazio. L'arancione di quella scena si ricollega a questo aspetto."

Ancora più sorprendente, il fatto che gli stessi Port e DeLeeuw affermino di non essere totalmente al corrente della vera natura dei fatti. Stando alle loro parole, Kevin Feige potrebbe essere l'unico realmente a conoscenza di cosa tutto ciò rappresenti in termini narrativi. DeLeeuw conclude: "credo sia il bello di questo film in generale, in cui questo non deve essere necessariamente spiegato, lasciando spazio all'interpretazione. Molte di queste sono, a mio parere, ugualmente valide."

Per scoprire come tutto ciò si evolverà, non ci resto che aspettare l'uscita di Avengers: Endgame, che vedrà il glorioso ritorno di Josh Brolin nei panni dell'ormai iconico Thanos.