Avengers: Infinity War, i fratelli Russo rispondono ad una critica del film

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Avengers: Infinity War sta superando quota due miliardi al box-office mondiale ed è acclamato dal pubblico di tutto il mondo, eppure c'è una grossa critica che è stata mossa ai Marvel Studios e al film anche dai fan più accaniti della Casa delle Idee.

ATTENZIONE! SPOILER!

Nel finale di Avengers: Infinity War, infatti, vediamo Thanos schioccare le due dita e dimezzare metà della popolazione mondiale. Tra questi 'morti' ci sono anche molti supereroi di casa Marvel tra cui Pantera Nera e Spider-Man. Peccato che la Marvel abbia annunciato già Black Panther 2, Spider-Man: Homecoming 2 e Guardiani della Galassia vol.3 rendendo quelle morti, dunque, un po' 'inutili' o, comunque, rendendo prevedibile il loro ritorno.

Parlando in una nuova intervista, i fratelli Russo hanno cercato di chiarire questa critica e hanno spiegato: "Questo è quanto: ricordate che tutto è possibile all'interno del Marvel Cinematic Universe. Solo perché c'è un sequel annunciato non vuol dire... le persone pensano che la timeline scorra in maniera lineare nell'MCU. Questo potrebbe non essere il caso. Ci sono molti modi inventivi di dove potrebbe procedere la storia".

"Tra gli eventi di Guardiani e Infinity War passano quattro anni. E' molto tempo" continuano "Ci sono tante storie sui Guardiani da raccontare in quel lasso di tempo. Come detto prima, non aspettatevi che le cose si muoveranno in maniera naturale nell'MCU".

Insomma, secondo i Russo molti dei sequel annunciati potrebbero essere ambientati addirittura prima di Avengers: Infinity War, prendendo come esempio il franchise dei Guardiani: nonostante Guardiani della Galassia vol. 2 sia uscito 3 anni dopo il primo, è ambientato solo pochi mesi dopo il primo episodio.

E' la seconda critica più grossa mossa dai fan al film, dopo il collegamento più che assente degli eventi della pellicola con le serie tv della Marvel. Critica a cui, recentemente, ha risposto il presidente della divisione televisiva della Casa delle Idee, Jeph Loeb.