Avengers: Endgame, gli sceneggiatori parlano della decisione finale di Capitan America

Avengers: Endgame, gli sceneggiatori parlano della decisione finale di Capitan America
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Una delle emozioni più grandi vissute dai protagonisti di Avengers: Endgame è il viaggio personale di Capitan America: la scelta di abbracciare una vita diversa ha permesso di leggere in profondità il destino di un eroe capace di comprendere quanto accaduto e provare a scrivere qualcosa di completamente diverso.

Christopher Markus e Stephen McFeely non sono due nomi scelti per caso: dalle loro quattro mani è scaturita infatti la sceneggiatura di Avengers: Endgame, il più grande evento della Casa delle Idee dalla nascita del Marvel Cinematic Universe.

Commentando la pellicola campione di incassi, i due hanno dichiarato che Capitan Americaprotagonista di una scena davvero discussa – è rimasto talmente colpito dal confronto/scontro con la sua versione più giovane (ovvero l'eroe del 2012 che aveva combattuto i Chitauri) da ricordargli la sua vita precedente prima di ibernarsi nel XX Secolo.

Il tempo è la chiave della storia: la distanza generazionale tra l’eroe tutto d’un pezzo emerso dagli Anni ’40 (quello del 2012) e la sua versione più anziana (quella del 2023) rappresenta la chiave di volta nella decisione finale di Cap: restare nel passato accanto alla sua amata Peggy e vivere la vita che ha sempre desiderato.

Non si tratta di un aspetto che si coglie immediatamente lungo la visione del film, quindi interviste e commenti sulla pellicola risultano fondamentali per comprendere le prospettive psicologiche dei supereroi in azione.

Il co-regista Joe Russo ha poi aggiunto: “Era proprio questo l’intento di tutto ciò, mostrare quanto siano differenti i due personaggi, giusto? Questo è quel che succede a un eroe dopo undici anni di avventure e tutto quello che ha vissuto. È come una versione squadrata di Capitan America del primo film dei Vendicatori divenuta più attempata in Avengers: Endgame”.

Il confronto tra le due facce dell’eroe durante il viaggio nel tempo diventa così l’occasione perfetta non solo per una scena di puro intrattenimento, ma soprattutto per incorniciare il momento in cui le due versioni si incrociano per dare vita a un modo nuovo di vedere la realtà, che sia quella di un supereroe o semplicemente di un uomo libero di vivere.