Avatar, un morto a Taiwan: sconsigliato a chi soffre di ipertensione

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Molti giornalisti non del settore si sono premurati, nelle scorse settimane, di diffondere allarmismo circa la possibilità di danni alla vista a causa del 3D "ad alto dosaggio" di Avatar. Finora, tuttavia, al di là di qualche disturbo o fastidio passeggero, non era stato segnalato alcun caso, nel mondo, di problematiche alla salute legate al blockbuster di James Cameron.

Arriva oggi la triste notizia della morte di un quarantaduenne taiwanese, Mr. Kuo, dopo undici giorni di coma. L'uomo, sofferente di ipertensione, stava guardando Avatar in un cinema di Hsinchu quando ha avuto un improvviso infarto. Trasportato in stato di incoscienza all'ospedale, gli è stata poi verificata un'emorragia celebrale che lo ha portato infine al decesso. Il medico che ne ha curato il caso, il dottor Peng Chin-chih, ha affermato che "l'eccitazione di guardare un film simile ha fatto scattare in lui i primi sintomi dei ciò che lo ha ucciso". Il China Times è stato il primo a diffondere la notizia.

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