Assassin's Creed: per il cast il film interromperà la maledizione del genere

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Ormai manca meno di un mese al debutto sui grandi schermi cinematografici dell'ultimo lavoro del regista Justin Kurzel, ovvero la trasposizione di Assassin's Creed. Con un cast stellare e un regista acclamato dalla critica, il film potrà rompere finalmente la maledizione delle pellicole dedicate ai videogiochi?

Il cast di Assassin's Creed ha discusso l'approccio al film e ha espresso la convinzione che la pellicola sarà in grado di interrompere la spirale negativa che molte volte ha afflitto i film di questo genere.
Michael Fassbender sta producendo il film, oltre ad impersonare il protagonista, Callum Lynch. L'attore ha riconosciuto l'esistenza di questo problema, ma ciò non sembra oscurare il suo desiderio di realizzare nel modo migliore il film: "Per quanto mi riguarda, sono convinto che questo universo sia affascinante e ho pensato subito che ci sarebbe stato molto in esso che si sarebbe prestato bene per realizzare un'esperienza cinematografica. Questo tipo di preoccupazioni alla fine è inutile. L'unica cosa che si può fare è concentrare le proprie energie per cercare di fare qualcosa di buono. Sottolineare questo genere di problemi non porta da nessuna parte.".
Marion Cotillard ha elogiato il regista Justin Kurzel, descrivendolo come: "un regista sorprendente, con una visione, che non è solo un tecnico. È per questo che Michael ha fatto salire Justin a bordo. Lo scopo era quello di avere un film da cui emergesse l'impronta del regista e non solo un film basato su un video game, con ottimi elementi tecnici: c'è una visione alla base del progetto.".
Infine, Kurzel ha parlato del suo rapporto con Ubisoft, la società dietro i videogiochi di Assassin's Creed: "Questo tipo di passaggio tra passato e presente mi è sembrato molto originale e per di più Michael Fassbender, che mi ha chiesto di dirigere, è davvero appassionato a questo proposito. Alla Ubisoft è piaciuta molto l'idea che si trovasse una storia unica e diversa in cui si possano scegliere nuovi personaggi. C'era una sorta di libertà che è stata davvero incoraggiante.".