Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Jonathan Majors rivela: "Non ci potevo credere"

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Jonathan Majors rivela: 'Non ci potevo credere'
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Jonathan Majors è stata una delle poche note positive di Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Con il suo Kang ha conquistato pubblico e critica e si è preparato a un’ascesa personale che pare inarrestabile. L’attore, durante una videoconferenza, ha parlato di se stesso e dell’emozione e della sfida insite nel ricevere una proposta tanto importante.

Durante una videoconferenza in cui Jonathan Majors ha parlato anche di Creed 3, l’attore si è lasciato andare sui significati di far parte del Marvel Cinematic Universe e dell'interpretare il suo personaggio, Kang il conquistatore.
“All’inizio non riuscivo a crederci. Vengo dal teatro e per molti la cosa può sembrare agli antipodi rispetto al palcoscenico del MCU, quindi è stato particolare essere contattato in merito. Poi ho scoperto che si trattava di una scelta molto attenta da parte della produzione. E tutte le mie ansie rispetto alla possibilità di fare davvero il lavoro che desidero così tanto fare e di portare l’arte che tanto disperatamente cerco di creare… ho capito che sarei stato davvero tanto aiutato nella realizzazione di questi obiettivi facendo parte di questa compagnia di creativi”.


Sull’aver chiesto consigli al collega Michael B. Jordan, interprete di Killmonger in Black Panther ha poi precisato: “No, non l’ho fatto e non credo in questo genere di cose. Ogni uomo, ogni artista, ognuno ha la sua esperienza in merito. Non mi interessa quale sia stata l’esperienza di qualcun altro. Per me e per la mia salute mentale non posso fare paragoni. Non posso aspettarmi altro che qualcosa di buono. Non voglio espormi a nessun avvertimento, a nessuna aspettativa o a qualsivoglia trauma subito da qualcun altro. Lavoro al meglio quando mi sento abbastanza sicuro di me da essere pericoloso. O almeno mi sento più sicuro di osare. Non voglio nessun altro nella mia testa”.


Quindi Majors ha dichiarato quali sono i modelli a cui si ispira e ha raccontato il suo modo di affrontare il successo: “Penso a Sidney Poitier. Starà a me costruire ancora, capisci? Ho una lunga strada da percorrere. Speriamo che quello che stiamo facendo con Kang, nel Marvel Cinematic Universe, quello che facciamo nei film di Adonis Creed, speriamo che i prossimi attori possano dire - Questa è la stella polare. Questo è il nostro obiettivo - Come io ho guardato a Denzel, Sidney Poitier e Philip Seymour Hoffman e Meryl Streep e Daniel Day-Lewis, dicendo, voglio andare in quella direzione”.


Determinazione sicurezza nei propri mezzi nelle parole ricche di enfasi di Majors. Caratteristiche che, siamo sicuri, lo aiuteranno non poco nella sua carriera cinematografica che, a dispetto dei grandi successi già ottenuti, è soltanto all’inizio.


Intanto, come potete leggere in una notizia riguardante l'ultimo film Marvel, lo sceneggiatore di Ant-Man and the Wasp: Quantumania si dichiara amareggiato dai risultati del film.