Animali Fantastici, la storia di Credence rispetta il canone di Harry Potter?

Animali Fantastici, la storia di Credence rispetta il canone di Harry Potter?
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L'attesa per Animali Fantastici: I Segreti di Silente era concentrata prevalentemente in una curiosità: scoprire in che modo il terzo film del franchise avrebbe affrontato la clamorosa rivelazione sull'identità di Credence, aka Aurelius Silente, tornando sui propri passi o confermando il criticatissimo plot-twist.

L'argomento è stato ovviamente affrontato nel film con Eddie Redmayne e Jude Law, che ha dato alla storia di Aurelius (ora sì, ha senso continuare a chiamarlo così) una spiegazione che, probabilmente, in pochi si sarebbero aspettati: il personaggio di Ezra Miller non è, come sostenuto da Grindelwald, il fratello di Albus, bensì il figlio perduto di Aberforth Silente.

Una spiegazione che spegne qualunque (comprensibile) polemica sul fatto che i genitori del preside di Hogwarts fossero già morti quando avrebbero dovuto concepire Credence, ma che ne alimenta altre: in molti, infatti, storcono il naso davanti all'idea di far saltare fuori un figlio di Aberforth di cui mai si era fatta menzione nei libri scritti da J.K. Rowling.

La cosa, in effetti, sembra comunque giustificabile: il personaggio di Aberforth viene sviluppato piuttosto poco nei libri, e tutto l'approfondimento su di lui riguarda perlopiù il difficile rapporto con il fratello e il lutto per la morte della piccola Ariana. Ai fini della trama di Harry Potter, d'altronde, nominare un figlio perduto di Aberforth non avrebbe avuto alcuna utilità.

La soluzione proposta da questo terzo capitolo della saga, dunque, sembra decisamente più accettabile di quella che voleva Aurelius fratello di Albus e Aberforth: e voi, cosa ne pensate? Credete che si tratti di un colpo di scena sensato? O siete tra coloro che non vedono di buon occhio questo plot-twist? Diteci la vostra nei commenti! Qui, intanto, trovate la nostra recensione di Animali Fantastici: I Segreti di Silente.