Gli Anelli del Potere: il regista Wayne Che Yip, tra tenebre ed umorismo

Gli Anelli del Potere: il regista Wayne Che Yip, tra tenebre ed umorismo
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La serie tv Gli Anelli del Potere è entrata definitivamente nel vivo e come vi abbiamo descritto nella nostra recensione della quarta puntata, finite le presentazioni, per la trama è giunto il momento di ingranare.

Il regista Wayne Che Yip ha fornito qualche dettaglio in più sull'imponente serie Amazon del Signore degli Anelli e ha sottolineato come trovare un equilibrio nel tono, nella recitazione e nella trama sia stato l'aspetto più impegnativo e al tempo stesso soddisfacente dell'intero progetto.

Per quanto riguarda il linguaggio ed il ritmo dello show, l'obiettivo del regista è stato quello di non escludere a priori un po' di leggerezza in modo da poter bilanciare la presenza delle "tenebre", con un tocco di quell' umorismo tipico dello stesso Tolkien: "J.D. Payne e Patrick McKay (co-showrunner) avevano scritto la sceneggiatura molto presto, ma con una vera passione e padronanza del linguaggio e dei ritmi", ha affermato Che Yip in una recente intervista.

Una sinergia tra i vari elementi che è stata possibile anche grazie ad attori e performance di altissimo livello. Laddove oggetti e costumi sembravano incapaci di trasmetter tutto il portato di una scena, ecco arrivare l'interpretazione emotiva dell'attore di turno: "Non è necessario capire esattamente di cosa Durin stia parlando riguardo al mithril, per esempio, ma si può capire quanto significhi per lui attraverso l'incredibile interpretazione di Owain Arthur e del suo partner di scena Robert Aramayo. Si capisce il significato che ha per lui l'oggetto che tiene in mano. Per i non fan che potrebbero non comprendere appieno di cosa si tratta, la speranza è che a quel punto siamo così coinvolti nella relazione tra il Principe Durin ed Elrond che questo eleva il dramma e l'eccitazione".

Insomma, per arrivare a realizzare una delle serie più attese e spendaccione dell'anno il tutto è stato studiato e calcolato da Amazon nei minimi dettagli e chissà se a J.R.R. Tolkien tutto questo sarebbe piaciuto o meno.