Amber Heard, rifiutata la richiesta di archiviare il processo per diffamazione

Amber Heard, rifiutata la richiesta di archiviare il processo per diffamazione
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Martedì intenso in aula a Fairfax nell'ambito del processo ad Amber Heard: nella giornata in cui era attesa la deposizione della star di Aquaman, infatti, i legali dell'attrice hanno avanzato una richiesta di archiviazione basata sul fatto che le prove presentate da Depp non sarebbero tali da giustificare un'accusa di diffamazione.

Mentre i diritti del nuovo film di Johnny Depp vengono venduti al Festival di Cannes, infatti, i legali di Heard sono tornati a parlare dell'ormai celebre articolo sul Washington Post in cui l'attrice parlò delle violenze domestiche subite: secondo gli avvocati, le parole di Heard non erano in alcun modo indirizzate esplicitamente all'allora marito dell'attrice, il che sarebbe abbastanza per chiudere il processo.

Mozione immediatamente respinta dal giudice Penny Azcarate, che ha prontamente ribadito che la corte ritiene le prove presentate dal team di Depp abbondantemente sufficienti per portare avanti il processo: la giornata è dunque proseguita con la testimonianza della stessa Amber Heard, che ha parlato anche della sua infanzia in famiglia, affrontando il tema delle dipendenze dei suoi genitori da droghe e alcol.

Niente da fare, dunque: il processo va avanti, e starà ai legali di Heard dimostrare la non validità delle accuse dell'ex-Jack Sparrow. A proposito di Pirati, secondo il suo manager Depp avrebbe perso un accordo milionario con Disney in seguito alle accuse di Amber Heard.