Aladdin: Guy Ritchie spiega i cambiamenti apportati al personaggio di Iago

Aladdin: Guy Ritchie spiega i cambiamenti apportati al personaggio di Iago
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Come avrà notato chiunque abbia già visto il nuovo remake in live-action Disney di Aladdin, saprà che quello di Iago è un personaggio non molto fedele alla sua controparte animata. Guy Ritchie ha provato a spiegare il perché...

Oltre gli innumerevoli aspetti che il film in live-action conserva dell'originale - come la dirompente forza comica del Genio della lampada, o il ritratto fedele del personaggio di Aladdin e la riproposizione dei numeri musicali originali, ce ne sono altri che invece hanno preso le distanze e uno di questi è il comportamento di Iago, la spalla e il fedele alleato di Jafar (anch'egli molto diverso dall'originale).

Il suo è un personaggio che è rimasto ancorato a Jafar e che fa andare avanti la trama grazie al suo aiuto, ma è notevolmente diverso nel comportamento: invece che essere una dirompente spalla comica per il suo padrone non è più che un semplice animale. E' una scelta molto insolita, soprattutto considerati gli altri elementi magici presenti nel film e sono numerosi.

Tuttavia, secondo quanto dichiarato dal regista Guy Ritchie, una versione maggiormente antropomorfizzata di Iago non avrebbe fatto bene all'economia della storia. "E' interessante e risponderò sicuramente a questo. Semplicemente ci sono cose che non è proprio possibile fare in un live-action rispetto a un film animato, ci sono cose da cui non ti puoi separare e altre che non funzionano. Quindi, sebbene nel film ci siano ancora tappeti magici e geni blu che fuoriescono da una lampada, doveva ancora mantenere alcuni piedi ancorati a qualche forma di realtà. E' più difficile quando hai un pappagallo che ha paragrafi interi di dialoghi. In qualche modo non era una scelta conveniente da perpetrare anche in un live-action".

Il regista ha quindi parlato di uno spazio tra l'animazione e il live-action in cui poter inserire questi elementi, ma doveva trattarsi del giusto spazio: "Dovevamo trovatre questo spazio preciso in cui conciliare quanto visto nell'animazione con il live-action per gli animali presenti, e non potevamo spingerci oltre questo, altrimenti qualcuno potrebbe pensare: 'Oh, un momento. Questo è un live-action!'. Però ripeto è un film in cui ci sono geni e desideri, quindi la tua mente accetta solo la giusta quantità di fantasia, senza che questa diventi troppo assurda".

Potete leggere la nostra recensione di Aladdin su queste pagine; la pellicola è nelle sale italiane dal 22 maggio scorso. Il film di Ritchie si è già portato in testa alla classifica del box-office.