Adèle Haenel contro il César a Polanski per l'Ufficiale e la Spia: 'Bravo, pedofilo!'

Adèle Haenel contro il César a Polanski per l'Ufficiale e la Spia: 'Bravo, pedofilo!'
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Sono arrivate puntuali le polemiche per il premio César alla Miglior regia assegnato a Roman Polanski per il suo L'Ufficiale e la Spia: il regista, come tutti saprete, ha nel suo passato più di un'accusa a carico per violenza sessuale e per questo motivo continua a non essere ben visto da buona parte del mondo del cinema.

Più attrici hanno dunque abbandonato il teatro alla premiazione di L'Ufficiale e la Spia in segno di protesta: tra queste spicca la presenza di Adèle Haenel, protagonista dell'ottimo Ritratto della Giovane in Fiamme presentato agli ultimi Oscar tra i candidati a Miglior film straniero.

Una reazione piuttosto plateale quella di Haenel, che mentre abbandonava il teatro ha urlato "Bravo, pedofilo!" all'indirizzo ovviamente del regista di Rosemary's Baby. Il fatto che l'attrice si senta particolarmente coinvolta dalla vicenda non deve in realtà sorprendere: Haenel infatti accusò di molestie sessuali Christophe Ruggia, regista del film Devils al quale l'attrice prese parte quando aveva appena 12 anni.

Le molestie, stando ai resoconti dell'attrice, sarebbero proseguite fino ai 15 anni di Haenel e avrebbero incluso tra le altre cose baci rubati con la forza dal regista. Le tristi vicende personali non hanno dunque potuto far altro che acuire il disgusto per gli atti che Polanski avrebbe commesso in passato (il regista, ricordiamo, fuggì dagli Stati Uniti dopo un tentativo di patteggiamento per l'accusa di stupro ai danni di una tredicenne e fu in seguito accusato anche di ulteriori episodi di molestie). Prevedibilmente, dunque, Polanski non ha potuto presenziare ai César nonostante le 12 nomination a L'Ufficiale e la Spia.