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Recensione Cinema
La recensione di Godzilla e Kong Il Nuovo Impero: tamarro e spettacolare!
7.5
Ci ha lasciati un’altra leggenda del grande schermo: Sam Shepard. L’attore e scrittore americano aveva 73 anni e soffriva da tempo di SLA; è morto serenamente nella sua casa nel Kentucky, la scorsa domenica.
Penna simbolo del cosiddetto “American West”, Shepard fu definito «il più grande commediografo americano della sua generazione» e nel 1978 vinse il Premio Pulitzer per la commedia Buried Child. Nello stesso anno recita per Terrence Malick ne I giorni del cielo, centellinando la sua presenza sul grande schermo ma scegliendo i suoi progetti con molta attenzione: nel 1985 è in Follia d’amore di Robert Altman, quattro anni più tardi in Fiori d’acciaio di Herbert Ross, nel 2001 recita in La promessa diretto da Sean Penn e accanto a un altro mostro sacro come Jack Nicholson; pochi anni dopo compare nel crepuscolare L’assassinio di Jesse James… di Andrew Dominik e in Mud di Jeff Nichols.
Nel 2014 ancora in un western dalle tinte pulp con Cold in July, mentre la sua ultima apparizione al cinema è in In Dobious Battle di James Franco (ancora inedito in Italia). Attivo anche sul piccolo schermo, è stato tra i protagonisti della serie Netflix, Bloodline.
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