Addio all'attore cinematografico palermitano Luigi Maria Burruano

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L'attore Luigi Maria Burruano è scomparso ieri nella sua casa di Palermo. Aveva 69 anni. Burruano era un attore molto noto soprattutto in campo televisivo e cinematografico, spesso interprete di ruoli da duro o da mafioso. Burruano negli anni si è destreggiato egregiamente sia in campo teatrale che in quello cinematografico e in tv.

Iniziando a recitare nel teatro dialettale siciliano agli inizi degli anni '70, Luigi Maria Burruano fece subito scalpore con lo spettacolo La coltellata, che portò sul palcoscenico palermitano per la prima volta una scena di nudo femminile, con Aurora Quattrocchi, dalla quale ebbe la figlia Gelsomina.
Dopo l'esordio al cinema nel film di Dacia Maraini, L'amore coniugale, si è dedicato al teatro fino alla fine degli anni '80 dove ha fatto il suo ritorno al cinema in Mery per sempre e Ragazzi fuori di Marco Risi, oltre a Nel continente nero.
Il vero e proprio successo arriverà negli anni '90, con la partecipazione alla serie tv La piovra 8 - Lo scandalo.
Ha recitato col nipote Luigi Lo Cascio in I cento passi di Marco Tullio Giordana, interpretando Luigi Impastato, padre di Peppino, che gli valse una candidatura ai Nastri d'Argento. Ebbe la parte di un boss mafioso nella serie L'attentatuni e al cinema recitò anche in L'uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore, Liberi di Gianluca Maria Tavarelli, Il ritorno di Cagliostro di Ciprì e Maresco, Miracolo a Palermo!, Quo vadis, baby? di Gabriele Salvatores e Nowhere di Luis Sepulveda. Grande popolarità la ottenne anche in tv nelle fiction L'onore e il rispetto e Raccontami. Ha recitato in Milano-Palermo: il ritorno con Raoul Bova e Giancarlo Giannini, per poi far parte del cast del film di Michele Soavi, Il sangue dei vinti e di Baarìa di Tornatore. Nel 2010 ha recitato nel film Le ultime 56 ore con Gianmarco Tognazzi.
In tv ha preso parte anche a episodi de Il commissario Montalbano, Il maresciallo Rocca e Incantesimo, oltre alla mini-serie Salvo D'Acquisto.