Gli addetti al merchandising di Star Wars hanno il terrore degli spoiler

Gli addetti al merchandising di Star Wars hanno il terrore degli spoiler
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Un franchise come quello di Star Wars non si porta avanti senza far attenzione anche agli aspetti extra-cinematografici: come per ogni saga che assurga al grado di vero e proprio fenomeno di costume è essenziale conquistare anche altre fasce di mercato, ma anche questo è un lavoro da portare avanti coi guanti di velluto.

Gli addetti al merchandising di Star Wars ne sanno qualcosa: ogni volta che c'è da pensare nuovi giocattoli o gadget da mettere in vendita è un continuo tentare di dribblare il rischio di ricevere spoiler, e ovviamente anche la creazione degli oggetti legati a L'Ascesa di Skywalker è stata un vero e proprio campo minato da attraversare.

"Devi avere un'idea di base dell'architettura di alcune cose, ma ci sono elementi che ti fanno davvero dire: 'No, su questo non voglio sapere niente'. Ci sono persone che stanno lavorando sui prodotti del film che non vogliono sapere nulla e che hanno deciso di non andare ai meeting. Facciamo degli incontri, riceviamo delle informazioni che ci aiutano a prendere la decisione giusta e che ci lascino comprendere il ruolo di un personaggio, in modo da riflettere queste cose nel prodotto. Ma ci sono persone nel mio team che dicono: 'No, io non voglio venirci. Ci lavorerò, svilupperò tutto ma non voglio sapere nulla del contesto, non voglio spoiler finché non andrò a vedere il film'" ha raccontato Paul Southern, vicepresidente della sezione licensing di Lucasfilm.

Un punto di vista decisamente facile da comprendere: il rischio spoiler è sempre dietro l'angolo, soprattutto quando nuovi dettagli sul film continuano a venir fuori giorno dopo giorno. J. J. Abrams, ad esempio, ha parlato dei motivi del ritorno di Palpatine mentre lo sceneggiatore Chris Terrio ha anticipato qualcosa sul rapporto tra Kylo Ren e Rey.