355, Jessica Chastain: "Le spie donna al cinema? Non sono rappresentate nel modo giusto"

355, Jessica Chastain: 'Le spie donna al cinema? Non sono rappresentate nel modo giusto'
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Jessica Chastain di spie se ne intende. Dopotutto, è una delle protagoniste dello spy movie 355 diretto da Simon Kinberg. Perciò quando dice che le controparti femminili di James Bond e soci non sono rappresentate nel modo adeguato al cinema, non possiamo che ascoltare.

Ai microfoni di Empire l'attrice ha parlato del suo nuovo film, 355, e di come questo voglia sfidare gli stereotipi femminili negli spy movie. Stereotipi che, secondo Chastain, sono stati perpretati fin troppo a lungo.

"Penso che l'industria cinematografica non abbia colto il ruolo delle donne come spie" ha infatti affermato durante l'intervista "Le hanno sempre dipinte come una distrazione utile solo ad attirare l'attenzione degli uomini, ma non è questa la realtà della situazione. Le donne non venivano usate per i loro corpi, ma per le loro menti, che è sicuramente molto più interessante come concept".

Nella pellicola scritta da Theresa Rebeck e Simon Kinberg, diretta poi da quest'ultimo, l'attrice di Lawless e Interstellar interpreta l'agente della CIA Mason “Mace” Brown, che dovrà fare squadra con altre donne provenienti da tutto il mondo (la spia tedesca Marie interpretata da Diane Kruger, l'ex MI6 e specialista informatica Khadijah a cui presta il volto Lupita Nyong’o e la psicologa colombiana Graciela interpretata da Penélope Cruz) per recuperare un'arma top secret ed evitare che possa cadere in mani nemiche, il tutto cercando di restare sempre un passo avanti alla misteriosa Lin Mi Sheng (Bingbing Fan), che sta tenendo d'occhio ogni loro mossa.

Sarà dunque questa la rappresentazione più fedele delle spie donna al cinema?