007, perché James Bond non è mai stato ucciso tra cinema e libri?

007, perché James Bond non è mai stato ucciso tra cinema e libri?
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Condurre una vita come quella di James Bond non è una passeggiata: l'agente segreto di Sua Maestà si barcamena ormai da più di mezzo secolo tra missioni ogni volta più pericolose, riuscendo sempre però a farla franca in qualche modo anche quando la situazione, ormai, sembra veramente disperata.

La domanda che ci poniamo è dunque: come ha fatto James Bond a sopravvivere a tutto ciò? Il nostro 007 non è mai stato ucciso né al cinema né tantomeno sulla carta stampata, pur vivendo nella convinzione che non sarebbe riuscito ad arrivare vivo al momento della pensione.

Le incredibili skill di sopravvivenza di Bond nascondono in effetti più di una motivazione: la prima va ricercata nell'attenta scrittura di Ian Fleming, capace di tratteggiare un personaggio così calcolatore, intelligente, coraggioso e abile da rendere effettivamente credibile il fatto che ogni volta riesca a cavarsela anche a un passo dalla morte.

La seconda è meramente economica: il franchise di 007 ha sempre portato a casa ottimi risultati e, per la produzione, procedere ogni volta ad un re-casting che avvicinasse il personaggio alle nuove leve di spettatori è sempre risultato più comodo rispetto all'inscenare di volta in volta la sua morte. Questo, almeno, fino a No Time to Die!

Un fan poster, intanto, ha immaginato Tom Hardy come successore di Daniel Craig dopo No Time to Die; Shirley Bassey, invece, ha lodato la canzone scritta da Billie Eilish per No Time to Die.