In The keeper of lost causes, in seguito al fallimento di un’operazione, l’ispettore capo Carl Mørck è riassegnato al Reparto Q, una sezione per casi irrisolti e casi chiusi. Vi lavorano lui e Assad, il suo nuovo assistente. Nonostante l’ordine di limitarsi a leggere e archiviare i fascicoli, la cocciutaggine di Carl li porterà ad affrontare l’enigma di Merete Lynggaard, una politica scomparsa cinque anni addietro a bordo di un traghetto. L’unico testimone risulta essere il fratello cerebroleso, trovato sul battello mentre strillava a pieni polmoni. Il caso è stato sospeso con l’ipotesi di suicidio ma Carl e Assad, insoddisfatti di questa spiegazione, si imbarcheranno in una missione che li porterà a scalfire la smagliante facciata della società scandinava.
Uno dei più piacevoli film visti a Locarno, carico di tensione e coinvolgimento, è il danese The keeper of lost causes di Mikkel Nørgaard. Che il cinema danese degli ultimi an...