In Nome in codice: Nina la giovane Maggie Hayward è una tossicomane che partecipa ad una rapina insieme ad alcuni amici. Ma il colpo va a male, i suoi compagni perdono la vita e la ragazza, sotto l'effetto delle droghe, fredda a sangue freddo un agente di polizia giunto in suo soccorso. Condannata alla pena di morte, Maggie viene però presa in consegna dai servizi segreti che, dopo aver organizzato il suo finto funerale, le propongono un accordo: marcire in carcere fino alla data dell'esecuzione oppure diventare una killer professionista per il governo. Dopo un'iniziale resistenza, sotto la tutela dell'agente Bob la giovane diventa ben presto il perfetto prototipo dell'assassina, eseguendo il suo primo incarico nel migliore dei modi. Questo le consente di ottenere la libertà, ottenendo il nome in codice di Nina, a patto però di farsi trovare sempre pronta per missioni da sicaria. La sua doppia vita mette inevitabilmente a rischio la relazione di Maggie con J.P., un ragazzo conosciuto al supermercato con il quale è stato amore a prima vista.
Riscopriamo insieme il poco ispirato remake hollywoodiano del bessoniano Nikita firmato da John Badham, una fotocopia mal riuscita dell'originale con protagonista un'insipida Bridget Fonda.