L'azione si svolge a Parigi, ai tempi beati in cui una sirena era una bella bruna e non un segnale d'allarme. E quando, se un francese spegneva la luce, non era per causa di un'incursione aerea". E' con questo messaggio, successivo ai titoli di testa, che si apre il film, girato nel 1939 proprio nella capitale francese, luogo di una disputa legale riguardo una partita di gioielli, rubati tempo addietro dall'impero socialista ad una contessa, costretta all'esilio e ora per l'appunto residente a Parigi. Quando in città arrivano tre funzionari comunisti che hanno il compito di vendere i preziosi, il cui ricavato sarà poi destinato al popolo russo, cominciano le beghe. Infatti i venditori vengono scoperti da un amico della contessa, che non esita a informare la nobile che apre così una causa giudiziaria. Per cercare di risolvere la situazione nel minor tempo possibile viene inviata a Parigi la bella Ninotchka, un'agente del partito, fredda e saldamente convinta degli ideali socialisti. Ma ella stessa non è in grado di resistere al fascino del conte Leon, intimo amico e vecchio amante della contessa, che finisce egli stesso per innamorarsi follemente della donna russa...
Grazie alla lodevole iniziativa della Cineteca di Bologna e Circuito Cinema, torna in sala un classico della commedia di tutti i tempi come Ninotchka, diretto dal maestro Ernst Lub...