Milano. Le finestre dei palazzi nascondono stanze e vite private. E un uomo, l’ispettore Monaco, stanco del suo lavoro da quando tre anni fa è morta la moglie. Le regole che si è dato per resistere non prevedono più il contatto con le persone e con gli odori della violenza. Solo carte da controllare. Stanotte, nelle stanze della Questura, oltre al caso dell’omicidio del signor Ullrich, entra anche Linda, figlia dell’ispettore, fermata perché trovata con una pistola. L’alba getta luce su una nuova e crudele realtà, che Monaco deve scegliere come affrontare, da poliziotto o da padre. È cercando se stesso che ritroverà anche Linda, oltre a una verità che non è come sembrava: ecco La variabile umana.
Ormai lo si può dire con certezza: girare film a Milano è diventata una tendenza. Tutti vogliono specchiarsi nei vetri del Diamantone o scrutare i più reconditi segreti dell'anima ...