Sposato e in attesa del terzo figlio, il trentenne Claudio è un operaio edile che lavora in un cantiere della periferia romana. Ritrovatosi improvvisamente vedovo, rimuove il dolore e, deciso a dare ai figli e a se stesso quello che non hanno avuto finora, ovvero il benessere, i soldi, i capricci e le vacanze, si caccia in un affare più grosso di lui. Ma, quando capisce che da solo non può farcela, si vede costretto a rivolgersi agli unici di cui si fida: la sorella troppo materna, il fratello timido e imbranato, il pusher vicino di casa.
A tre anni dal drammatico Mio fratello è figlio unico (2007), il romano classe 1960 Daniele Luchetti torna a dirigere Elio Germano per il suo nono lungometraggio cinematografico.
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