L'esercito delle 12 scimmie è ambientato nel 2035, quando l'umanità, quasi totalmente sterminata da un terribile virus, è costretta a vivere reietta nel sottosuolo. I detenuti sono obbligati a dover recarsi in superficie per trovare delle prove che possano ricollegare ad una possibile causa della catastrofe. Tra di loro vi è James Cole, che viene mandarto indietro nel tempo per scoprire le causa dell'epidemia, che sembrerebbero risalire ad un sedicente gruppo ecologista chiamato L'esercito delle 12 scimmie. L'uomo arriva così nel 1990, ma viene arrestato e condotto in manicomio a causa delle folli teorie di cui si fa portatore. Nessuno pare credergli salvo la dottoressa Kathryn Railly. Nella struttura Cole fa anche la conoscenza di Jeffrey Goines che avrà molto a che fare con la sua missione...
Uscito al cinema nel 1995, L'esercito delle 12 scimmie è il settimo lungometraggio di Terry Gilliam e la sua terza esperienza con il genere fantascientifico dopo I Banditi del Tempo e Brazil, nonché un vero e proprio cult degli anni '90.
Alla fine di questo dicembre L'esercito delle 12 scimmie di Terry Gilliam compirà 25 anni dalla sua uscita nelle sale statunitensi e questo ci dà l'occasione di scavare dietro il periodo della sua produzione per capire come si è arrivati al film fatto e finito e cosa è stato - oltre alla genialità di uno come Gilliam - a sancirne il successo.
Tutto ebbe inizio nel 1962, quando il regista (ma sarebbe meglio dire artista a 360°) Chris Marker diede alla luce un'opera rivoluzionaria destinata nella sua unicità a lasciar...