In Kontroll la metropolitana di Budapest è luogo da qualche tempo di un'ondata di inspiegabili suicidi: già ben sette persone infatti, in attesa dei convogli, si sono gettate sui binari giusto prima del loro passaggio. Bulcsú è un giovane controllore che trascorre 24 ore su 24 nel sottosuolo, mangiando e dormendo all'interno della metro; insieme a lui lavora un affiatato e bizzarro gruppo di colleghi che ogni giorno devono chiedere biglietti a passeggeri sempre più molesti e strafottenti, finendo il turno di lavoro in condizioni spesso di forte stress fisico ed emotivo. Bulcsù, che ha ormai perso la cognizione del mondo esterno, si invaghisce di una giovane ragazza che gira sui vari treni con un costume da orso e deve guardarsi dall'accesa rivalità con Gonzo, un arrogante collega a capo di un altro team di controllori. Il destino del ragazzo si troverà di fronte ad uno snodo cruciale quando si imbatte in un losco individuo incappucciato, possibile causa delle efferate e recenti morti.
Un giovane controllore, volontariamente "recluso" nella metropolitana di Budapest, si trova ad indagare su una serie di strani suicidi in Kontroll, cult diretto nel 2003 dall'esordiente Nimrod Antal.