King Kong ha inizio nella New York degli anni '30 nel bel mezzo della Grande Depressione. Il regista Carl Denham, saputo della bocciatura del suo ultimo progetto, è in procinto di imbarcarsi insieme alla sua troupe su un cargo con l'obiettivo di raggiungere la misteriosa Isola del Teschio, la cui locazione è segnata su una vecchia mappa. Trovata last-minute la protagonista del suo film nella bella ma squattrinata Ann Darrow, la missione ha inizio ma quando il capitano della nave scopre le reali intenzioni dell'artista, su cui pende anche un mandato d'arresto in seguito alla denuncia dei suoi finanziatori, decide di tornare indietro. Peccato che sia ormai troppo tardi e l'imbarcazione si trovi in un limbo nebbioso che porta la nave a incagliarsi proprio sulla costa della suddetta isola, abitata da feroci indigeni e protetta parzialmente da un gigantesco muro che la separa dal selvaggio entroterra popolato da enormi creature preistoriche, noto scimmione incluso.
King Kong è uno dei personaggi più iconici della storia del cinema. Dopo aver fatto rivivere il mito del Signore degli Anelli, nel 2005 Peter Jackson ha tentato l'impresa cercando di fare lo stesso con King Kong. Uno degli elementi distintivi del film è l'incredibile uso della CGI.
In un mondo che vive anche di gossip qual è quello del cinema è facile che una voce prenda direzioni incontrollate e dia vita a leggende fondate su basi poco affidabili: è quanto accadde, ad esempio, ad un'indiscrezione sulla vita privata di Peter Jackson durante le riprese di King Kong.
King Kong non è certo un novizio del grande schermo: il gigantesco gorilla è apparso nelle sale cinematografiche un bel po' di volte, ma la più iconica resta per molti proprio la prima, datata 1933 e rimasta inevitabilmente nella storia del cinema.
Stasera torna in tv King Kong di Peter Jackson, secondo remake del classico del 1933 di Merian C. Cooper ed Ernest B. Schoedsack dopo il primo, uscito nel 1976 per la regia di John Guillermin.