Glory Road - Vincere cambia tutto ha inizio a metà degli anni '60 nella cittadina texana di El Paso. Il college locale assume come coach della squadra di pallacanestro l'allenatore Don Haskins, ai tempi reduce da esperienze nel settore femminile, ma ha un budget ristretto per reclutare nuovi talenti da inserire nel team. Il coach allora opta per una scelta rivoluzionaria, ossia ingaggiare giocatori per la maggior parte di colore ma dotati di grande talento. L'inizio non è dei più semplici, tra le "occhiatacce" dai piani alti e da parte di alcune frange di tifosi e il tentativo di insegnare il rigore e la disciplina a questi ragazzi provenienti da realtà disagiate, ma con il passare delle settimane Haskins riesce a creare una sintonia di gruppo tra gli elementi bianchi e neri e a ottenere un filotto di convincenti vittorie che proiettano i Miners sulle pagine dei giornali nazionali. Alla fama e all'entusiasmo della comunità afroamericana si accompagna però un crescente razzismo da parte di chi non accetta di vedere una formazione a trazione prevalentemente "black" sull'orlo del trionfo.
Il film di James Gartner ripercorre l'epica impresa sportiva che ha visto protagonista la squadra dei Miners, formata prevalentemente da afroamericani.