Gian Luigi Rondi: vita, cinema e passione è il risultato di oltre 10 giorni di confessioni, ricordi e rivelazioni del critico. Attraverso i suoi racconti e con il contributo di testimoni come Gilles Jacob, Carlo Lizzani, Ettore Scola, Francesco Rosi, Paolo e Vittorio Taviani, Pupi Avati, Gina Lollobrigida, Margarethe von Trotta, Adriano Ossicini e altri, e grazie a rari materiali d’archivio, si ripercorre la storia del cinema italiano e dell’Italia del XX° secolo. I suoi ricordi accompagnano in prima persona gli eventi che hanno segnato il nostro Paese: dal primo dopoguerra al Ventennio Fascista, dalla Seconda Guerra Mondiale alla Ricostruzione, dal Boom economico alla contestazione degli anni ’70, fino ai giorni nostri. A 92 anni Rondi si sveglia presto nella sua casa dei Parioli e comincia la giornata facendo il giro del suo grande appartamento per caricare i meccanismi delle decine di orologi a pendolo della sua collezione. Ancora oggi quotidianamente guarda film e realizza, con la inseparabile macchina da scrivere (regalo di laurea dei genitori), libri, saggi e critiche, e si reca ogni giorno alla sede dell’Accademia Italiana del Cinema per svolgere la sua attività di Presidente. Il regista Treves ripercorre nel film anche i primi impegni extra-giornalistici di Rondi: il coinvolgimento accanto al sottosegretario Giulio Andreotti nel rilancio del cinema italiano, scioperi, manifestazioni e mobilitazioni, come quella storica a Piazza del Popolo cui aderiron
Oltre 10 giorni di confessioni, ricordi e rivelazioni di uno dei vati della critica cinematografica italiana confluiscono nel documentario Gian Luigi Rondi, vita, cinema, passione ...