In Alien 3, ambientato nell'anno 2179, la navetta che stava trasportando verso la Terra, sospesi in stato criogenico, il tenente Ellen Ripley, il caporale Hicks, l'androide Bishop e la piccola Newt è vittima di un guasto. Il conseguente incendio provoca l'espulsione della capsula di emergenza verso il pianeta più vicino, Fiorina "Fury" 161, dove ha sede una colonia penale contante 25 detenuti e uno sparuto numero di secondini. L'unica a sopravvivere all'impatto è proprio Ripley che, dopo essersi ripresa dallo shock, teme che un facehugger sia stata la causa dell'imprevisto incidente. Previsione inizialmente smentita dall'autopsia sui corpi delle vittime, cremati poi per sicurezza, ma che trova fondamento quando una delle creature aliene fuoriesce dal ventre di un cane (un bue nella assembly cut) e comincia a mietere vittime all'interno del penitenziario. Con l'aiuto del dr. Jonathan Clemens, assegnato alla struttura, la donna cerca di far luce sull'accaduto trovandosi ad affrontare nuovamente la sua ormai atavica nemesi.
Se non tutte le ciambelle riescono col buco, è altrimenti plausibile che anche a un regista come David Fincher qualcosa possa andar storto: nel caso del regista di Seven e Fight Club quel qualcosa porta il nome di Alien 3, criticatissimo dai fan della saga e ricordato dal diretto interessato come un vero e proprio momento chiave della sua carriera.
Nel corso di una recente intervista promozionale David Fincher, osannato regista di Seven, Zodiac e The Social Network, ha ricordato i tempi della sua prima produzione, Alien 3 con Sigourney Weaver.
Ripley, sopravvissuta all'incidente accorso alla navetta diretta verso la Terra, si trova a fronteggiare lo xenomorfo all'interno di una colonia penale.