Watchmen, il cinecomic di Zack Snyder in Blu-ray

La recensione del Blu-ray dell'audace cinecomic di Zack Snyder, Watchmen, pronto a segnare un'intera epoca.

Watchmen, il cinecomic di Zack Snyder in Blu-ray
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Folle. Ipertrofico. Spiazzante.
L'Alan Moore e il Dave Gibbons rivisti da Zack Snyder sono una sorpresa tanto per chi conosce a menadito la graphic novel (tutti i momenti salienti del romanzo sono presenti e riconoscibili), tanto per lo spettatore attirato al cinema dal fatto che "il regista è quello di 300" e che si troverà ad assistere ad un film di quasi 3 ore in cui dialoghi e tematiche son decisamente più forti dell "AUUUU!" gridato dai trecento spartani. A scanso di equivoci precisiamo che i ralenti e gli stop'n'go di cui 300 era pieno zeppo, son comunque presenti, anche se in maniera non altrettano esagerata e prepotente. Questo perché Watchmen vive in bilico fra il sentito omaggio al materiale alla base della sceneggiatura, con sequenze orchestrate in maniera perfettamente aderente alla novel, e una certa presa di posizione narrativa e tematica.Continua a leggere la recensione cinema di Watchmen su Movieye!

Follia

Che quella di Watchmen fosse un'operazione rischiosa, ai limiti della follia produttiva era piuttosto palese. Trarre un film a così alto budget da una graphic novel che, a prescindere dalla seminale importanza ricoperta nel mondo della letteratura, non presenta al suo interno dei supereroi già noti al grande pubblico come Spider-Man o Batman equivaleva quasi ad un salto nel vuoto e difatti gli incassi worldwide sono stati ben al di sotto del precedente film di Zack Snyder, il Milleriano 300 costato "solo" 70 milioni di dollari (escluse le spese di promozione) e capace di raggranellare nei cinema quasi 460 milioni di dollari. Watchmen, coi suoi 130 milioni di dollari di budget ( aggiungendo al computo i costi legati alla pubblicità il numero è destinato a crescere), ha incassato solo 185 milioni in giro per il mondo, una cifra che da sola non basta a piazzare il saldo commerciale del film in attivo.
Si potrebbe in un certo qual modo obbiettare che anche 300 era tratto da una graphic novel esponenzialmente meno popolare dei classici fumetti seriali, tuttavia l'appeal bellico della Battaglia delle Termopili rivista da Frank Miller ha avuto vita più facile per tutta una serie di ragioni, come ad esempio il fatto di essere ispirata ad un fatto storico realmente accaduto, di aver ricevuto un certo traino dal film di Sin City (che veniva richiamato a chiare lettere durante la promozione del film) per non parlare poi di tutte le polemiche relative allo scontro di culture occidentali e orientali cavalcato di buona lena dai media di tutto il globo.
Nonostante i dubbi iniziali riguardanti la scelta di Snyder come regista del complicato adattamento del libro di Moore/Gibbons (chi vi sta parlando ora ha tentato, con tutta la modestia del caso, di provare a spiegare nella review cinema l'importanza della graphic novel di Alan Moore nell'universo dei comic), Watchmen si è rivelato un film più che buono, ossequioso, forse anche troppo, nei riguardi del materiale originale. Terry Gilliam, regista de L'esercito delle 12 scimmie e del prossimo L'immaginario del Dr. Parnassus, che avrebbe dovuto dirigere l'adattamento del romanzo già a cavallo fra li anni '80 e '90, si è spinto tanto in là da apostrofare il lavoro di Snyder come "turgido" proprio perché troppo rispettoso della versione cartacea, criticando pure alcune scelte del collega come quella di dare così tanto spazio alla sequenza del funerale del comico "while in the comic it's three panels" (mentre nel fumetto sono tre vignette). Fermo restando il legittimo diritto di ognuno di poter esternare la propria opinione riguardo la riuscita o meno di una sequenza, consigliamo a Gilliam di dare una ripassata al monumentale libro di Moore/Gibbons perché così scoprirà che il funerale di Edward Blake/The Comedian occupa ben 28 pagine e non 3 vignette. L'intero secondo capitolo.
Considerata la scarsa memoria di Gilliam e gli esiti di quanto orchestrato da Snyder, ci viene da tirare un sospiro di sollievo al pensiero che l'ex Monthy Python non sia riuscito a portare a termine il proprio progetto perché quello che avremmo ottenuto con tutta probabilità sarebbe stato un sequel di Brazil.
Congetture a parte, Movieye è lieta di proporvi in anteprima italiana la recensione del blu ray di Watchmen.

Il Blu Ray.

Il prossimo 15 settembre, il doppio Blu Ray (con copia digitale) e il dvd di Watchmen (anche in edizione doppio disco steelbox) saranno disponibili nelle videoteche e nelle catene di grande distribuzione della penisola, distribuiti da Paramount.
Iniziamo dalle dolenti note.
Come ben sanno gli utenti del nostro forum, quella presentata al di fuori dei confini americani è la "semplice" versione cinematografica. Il director's cut resterà quasi al 100% appannaggio del mercato statunitense. Il perché è presto detto: i diritti per la distribuzione del film sono infatti ripartiti fra Warner Bros, che si occupa degli USA, e Paramount, cui spetta la distribuzione internazionale. Per una questione legata ai costi del doppiaggio, la major ha quindi ritenuto più saggio concentrarsi solo sulla versione cinematografica, facendo andare su tutte le furie i fan del film. Abbiamo comunque avuto modo di vedere anche il director's cut e, pur non ritenendo opportuno recensire quella versione, vista la sostanziale irreperibilità nei canali tradizionali, vi possiamo dire senza ombra di dubbio che il montaggio cinematografico batte quello esteso in maniera netta: ad esclusione di una sequenza relativa alla morte di un personaggio secondario, non ci sono aggiunte capaci d'impreziosire realmente il film come accaduto in passato con le extended de Il Signore degli Anelli, quindi la perdita è relativa. Segnaliamo comunque che la versione in blu ray americana è priva di regional lock quindi se per voi l'assenza dell'italiano non è un problema, potete tranquillamente rivolgervi ad Amazon o a qualche altro sito di e-commerce. Tornando alla versione europea, le penurie più gravi sono altre. Ve le segnaleremo più in avanti quindi continuate a leggere.

Passando al comparto tecnico, va detto che chi ha avuto la possibilità di gustarsi il film in una sala dotata di proiettore digitale, ritroverà nel disco ad alta definizione tutti i particolari e la chiarezza visiva del 2k. L'immagine, chiaramente a 1080p con aspect ratio 2.40:1, restituisce tutta la gamma e la profondità dei neri della fotografia di Larry Fong, senza tradire lo spirito dark e noir della pellicola. Solo nella luminescenza blu del Dr. Manhatthan possiamo notare la presenza di qualche minimo artefatto digitale, ma si tratta di un paio d'istanti talmente brevi che passano quasi del tutto inosservati. Tanto la tridimensionalitò dell'immagine, quanto la nitidezza delle espressioni degli attori, vengono perfettamente riprodotte dal transfer del film.

Analizzando l'audio, possiamo constatare la prima lacuna dell'edizione di Watchmen di Paramount, ovvero la mancanza dell'audio originale in inglese in DTS-HD Lossless, presente invece nel BR targato Warner. Naturalmente, questa mancanza si farà sentire esclusivamente per i possessori d'impianti Hi-End, ma, ciò nonostante, è un gap che per dovere d'informazione va segnalato. Tutti gli altri amanti dell'home cinema che magari non hanno degli apparati simil-professionali coi quali godersi il film fra le mura domestiche, potranno comunque assaggiare un dolby digital capace di fare il suo dovere in maniera egregia, con un'ottima distribuzione degli effetti e un adeguato mixaggio, capace di dare giusto peso tanto alla componente vocale, quanto a quella effettistica e musicale.

Gli Extra.

I contributi extra del film, si trovano tutti nel secondo BR presente nel case.
Tre sono i documentari proposti.

- La meccanica: tecnologia di un mondo fantastico (16'49''). Attraverso le interviste a consulenti, ingegneri e progettisti, possiamo scoprire come i creatori di Watchmen hanno trasformato ingegneria e scienza in realtà cinematica. Un approfondimento che manderà in visibilio tutti i geek che perdono giornate intere analizzando la fisica di Star Trek e cose del genere, considerato che poi tutti gli studiosi che hanno collaborato al film appartengono proprio a questa categoria.

- Il fenomeno: il fumetto che ha cambiato i fumetti (28'48''). In questa mezz'ora di documentario, tutti i neofiti dell'universo creato da Alan Moore e Dave Gibbons potranno avere una bella panoramica sul come Watchmen abbia cambiato per sempre il modo di realizzare ed intendere il medium fumettistico. Un buon tutorial per comprendere la rilevanza del romanzo nel panorama artistico attuale

- Veri supereroi, veri vigilanti (26'19''). Un'eplorazione della psicologia che sta dietro ai vigilanti del mondo reale e del modo in cui il loro comportamento si fonde con quello dei supereroi una volta indossata la maschera. Tramite interventi di antropologi e addetti del settore, come Curtis Sliwa, fondatore e presidente dei Guardian Angels, questo documentario tenta di far luce sui veri Watchmen in azione in America, ricollegandoli direttamente all'era della frontiera e del vecchio West, quando lo stato americano non poteva raggiungere con la sua polizia e i suoi tribunali i recessi più lontani della frontiera e le comunità dovevano spesso farsi giustizia da sé.
Superfluo sottolineare l'attualità di questo video con le discussioni in atto in Italia in materia di rispetto della legge e ronde civiche.


Si prosegue con:

- Video di Desolation Row dei My Chemical Romance

- 11 Videodiari
: i Minuteman - Set e sensibilità - Vestiti per il successo - La nave ha gli occhi - Dave Gibbons - Brucia bimba brucia - Il brivido di uno sparo - Triste lunedì - Attenzione ai dettagli - Le ragazze vanno forte - la maschera di Rorschach

- Video virale: Notiziario notturno della NBS

- Easter Egg: The Keane Act and you.

Alcuni di voi si staranno chiedendo perché non abbiamo menzionato il commento audio o video PIP al film.
Semplice.
Perché non c'è
.
Il che ci porta a quella che rappresenta la più grave insufficienza di questo Watchmen made in Paramount, ovvero la mancanza del Maximum Movie Mode, la nuova modalità di commento enhanced picture in picture elaborata da Warner Bros per i suoi blu ray. Per avere un'idea di quello che noi utenti europei ci stiamo perdendo, basta dare uno sguardo alla presentazione ospitata su youtube:

Watchmen Maximum Movie Mode Experience

Un modo realmente interessante d'intendere il commento del regista che, purtroppo, si è perso nell'edizione Paramount.

Watchmen Gli accordi legati alla distribuzione di Watchmen hanno creato una situazione schizofrenica che vede Warner Bros depositaria dei diritti di sfruttamento in terra statunitense, mentre Paramount è delegata a quella internazionale. Un analogo frangente, anche se a parti invertite, si è avuto con Il Curioso Caso di Benjamin Button, ma in quel caso noi europei abbiamo avuto addirittura la fortuna di poter mettere le mani su una Criterion Edition. Con Watchmen non siamo stati altrettanto fortunati. Se il comparto tecnico del Blu Ray è di tutto rispetto (nonostante la mancanza dell’audio inglese lossless), l’assenza del Maximum Movie Mode è di quelle che scottano, così come il fatto che il director’s cut, malgrado la sua minor riuscita, non sia stato inserito nel package. Possiamo anche capire il fatto che non si sia voluto affrontare la spesa relativa ai vari ridoppiaggi, ma almeno una versione con sottotitoli sarebbe stata gradita da molti. Se per voi la lingua inglese non costituisce una barriera insormontabile, vi consigliamo di rivolgere le vostre attenzioni ad Amazon e all’edizione statunitense del Blu Ray che, lo ricordiamo, è region free.

7.5

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