Recensione Sex Movie in 4D

L'ennesima occasione sprecata per l'ennesima commedia demenziale all'americana

Recensione Sex Movie in 4D
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Meno di un mese fa abbiamo evidenziato pregi (pochi) e difetti (molti) di Miss Marzo, e con essi anche molti di quelli intrinseci nel genere di riferimento.
Arrivata ora la volta di parlarvi di Sex Movie in 4D, ultimo film della specie ad arrivare nei nostri lidi (seppure negli States sia uscito l'Ottobre scorso), siamo stati colti dall'imbarazzo, prima nell'assistervi, e poi nel trovare un cappello introduttivo degno e significativo per presentarlo.
Temiamo, tuttavia, che sia tutta fatica sprecata: Sex Drive (titolo originale decisamente più interessante del grottesco adattamento italiano) non è, né più né meno, che “un'altra stupida commedia americana”, prendendo in prestito il titolo di un altro film.

A long, long drive

Brookfield, periferia di Chicago, Illinois.
Ian (Josh Zuckerman), impacciatissimo studente (nonché commesso part-time per un chiosco di ciambelle) vive la sua tranquilla vita da 'sfigato' con grande spirito di sopportazione rispetto alla terribile routine a cui è sottoposto.
Sottomesso a lavoro da una collega 'gattamorta' e a casa da un fratello maggiore deciso a fare la parte del duro a tutti i costi, ridicolizzato da tutto il vicinato tramite foto imbarazzanti sulla rete e decisamente troppo imbranato per avere una ragazza, trova consolazione solo nei suoi due migliori amici, Felicia (Amanda Crew) e Lance (Clark Duke).
Un giorno, durante una chat, una misteriosa e bellissima ragazza che si fa chiamare Ms. Tasty gli fa una proposta indecente: se percorrerà mezzo paese per lei con la 'sua' GTO Judge del '69 (in realtà tesoro e simbolo del machismo del fratello maggiore) lei si concederà al ragazzo. Incitato dallo sciupafemmine Lance e accompagnato anche dall'ignara Felicia, Ian parte così per il viaggio della sua vita...

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Sex Movie in 4D prende spunto dal romanzo on the road All the way di Andy Behrens, dal quale tuttavia si distanzia in parecchi punti. L'idea è quella, classicissima, di prendere un protagonista impacciato con le ragazze (e non solo) fino all'inverosimile e affiancarlo a tutta una serie di figure stereotipate di contorno che lo accompagnino nel suo viaggio 'di formazione'.
Quello che inizialmente salva il film è la bravura e la scelta azzeccata degli attori, che rendono i personaggi molto realistici e vanno al di là delle solite macchiette che ci vengono proposte in questo genere di film.
Le scelte più interessanti, a questo proposito, sono il poliedrico James Marsden (che interpreta Rex, il fratellone di Ian) e Clark Duke, l'enigmatico 'playboy della porta accanto'.
Marsden conferma la sua duttilità, dopo averlo visto in molti ruoli diversi in Hairspray, Come d'incanto, X-Men: il Rex che interpreta in Sex Drive è un personaggio multisfaccettato e interessante.
Duke, invece, ribalta il classico concetto del ragazzo che ha successo con le donne solo perché bello: decisamente paciocco, con l'aria da secchione furbo, non è certo un sex symbol, ma incarna alla perfezione il ruolo di simpatica canaglia.
Bene in parte anche la Crew, bella ma non impossibile, e maschiaccio al punto giusto.
Significativo infine il cameo di Seth Green (già visto in Austin Powers) nei panni dell'imprevedibile amish Ezekiel.
Peccato che un'ottima interpretazione e alcuni buoni spunti (la festa Amish, i gemelli sfrontati) vengano inevitabilmente rovinati e non salvino il film da uno script invaso da luoghi comuni, personaggi irritanti e volgarità a go-go decisamente poco edificanti (e anche lontane dalla nostra cultura).

Sex Drive Il destino di Sex Movie in 4D, dal punto di vista del voto, non sarebbe stato molto diverso da quello della maggioranza dei suoi precursori: una sonora insufficenza, aggravata dallo 'spreco' di risorse e ottimi attori. Per dovere di cronaca, però, dobbiamo attestare che nell'ultima mezz'oretta di film (da quando cioè i nostri arrivano finalmente a destinazione) il film esplode in una girandola innegabilmente divertente e poco scontata di eventi, che in maniera assolutamente inaspettata diverte e stupisce per come sia ben congegnata; sembra che per l'ultimo quarto di film abbiano cambiato sceneggiatore. Ma anche questo è un peccato: fosse stato tutto al livello dell'ultima parte, il film avrebbe meritato tutt'altro voto.

4.5

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