Recensione Moonacre - I segreti dell'ultima luna

Un'affascinante favola all'ombra dell'ultima luna.

Recensione Moonacre - I segreti dell'ultima luna
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Mai come in questi ultimi anni il genere fantasy è divenuto padrone delle sale cinematografiche. Epocali trilogie, saghe interminabili, piccole storie sussurrate nel buio. Il mondo dietro la macchina da presa ha riesumato ogni conoscenza proveniente dal mondo dell’infanzia per costruire affascinanti spettacoli visivi lontani anni luce dalla realtà. Ma se da un lato questa rivalutazione della fantasia ha sicuramente fatto bene ad un genere ormai relegato al mondo dei bambini, dall’altro ha distorto le conoscenze degli spettatori meno accaniti. Oggi si pensa al fantasy come ad un concentrato di draghi e streghe, eroi e grandi magie che inevitabilmente sfociano in un'epocale battaglia da cui dipendono le sorti del mondo. Un’idea non del tutto errata, ma che dimentica l’origine di ognuna di queste storie: la fantasia, la creazione di un mondo fittizio in cui rifugiarsi per l’intero tempo del racconto.
Moonacre - I segreti dell’ultima luna cerca di tornare allo spirito "primitivo" del mondo dei sogni per poter raccontare una romantica favola.

Tra i Merryweather ed i De Noir

Maria Merryweather (Dakota Blue Richards) è una ragazza di città: altezzosa, non amante degli animali ed abituata ad un certo tenore di vita. Rimasta orfana, viene mandata a vivere, accompagnata dalla fedele istitutrice Miss Heliotrope (Juliet Stevenon), in campagna presso Moonacre Manor, di proprietà di suo zio, Sir Benjamin Merryweather(Ioan Gruffudd). Tutto quello che le resta della sua vita a Londra è un libro “Le Antiche Cronache di Moonacre Valley”, lasciatole in eredità dal padre. Il libro narra la storia della principessa della luna e di come, soggiogati dall’orgoglio e dall’avarizia, i due uomini più importanti della sua vita, padre e futuro sposo, l’abbiano tradita, condannando la valle a vivere sotto il peso di una tremenda maledizione, che distruggerà tutto al sorgere della cinquemillesima luna, a meno che una persona pura di cuore non riporti la pace tra le due famiglie: i Merrywather, proprietari della valle, ed i De Noir, relegati nella foresta.
Strani eventi e curiose coincidenze accompagnano il soggiorno di Maria a Moonacre e, grazie all’aiuto di nuovi amici, la ragazza scoprirà di essere l’ultima principessa della luna, l’unica in grado di salvare la valle dal suo lugubre destino.

Da Moonacre ad Hogwarts

Moonacre - I segreti dell’ultima luna è tratto da un racconto per bambini scritto da Elizabeth Goudge, amato in tutto il mondo. J.K. Rowling, la famosissima autrice della saga di Harry Potter, ha spesso ammesso di essersi ispirata proprio a The Little White Horse, in assoluto il suo libro preferito, per creare le magiche atmosfere di Hogwarts. Molti sono infatti i parallelismi tra le due storie, che, al di là di una diversa trama, sembrano muoversi in una stessa ambientazione. La camera di Maria, inevitabilmente situata in cima ad una torre, presenta un soffitto che ricostruisce la volta celeste in perenne movimento, come se fosse reale; nella casa, dalle vittoriane guglie che ricordano il famoso castello, il piano suona da solo, gli specchi mostrano la verità delle cose, la gente si muove attraverso passaggi segreti ed il cibo, squisito ed altamente ornamentale, sembra provenire dal nulla. Se ci aggiungiamo una foresta proibita, animali evanescenti che solo la protagonista può vedere ed un oscuro cattivo, il quadro è completo e riconoscibilissimo. Ma nonostante i molti punti in comune, le due storie si sviluppano in direzioni completamente diverse e mentre quella del maghetto segue tortuose ed inquietanti vie, le avventure di Moonacre scelgono la strada della favola pronta a far sognare tutti.

Particolari magici

Gabor Csupo, regista di Un ponte per Terabithia, è stato posto alla direzione di Moonacre proprio in virtù del lavoro svolto, particolarmente apprezzato dai produttori Meredith Garlick e Monica Penders, che sono rimasti affascinati dal suo particolare modo di narrare visivamente la vicenda. Cronologicamente, Moonacre è ambientato nell’Inghilterra vittoriana: ma si tratta di un mondo in cui la magia, seppur non esplicitamente riconosciuta da tutti, esiste in tutte le cose. Una presenza inevitabile che sembra emergere da ogni piccolo particolare: le crinoline degli abiti perdono la loro storica rigidità per trotterellare alle spalle di un’eroina che ama passeggiare e andare a cavallo, ornandosi di fiocchi e nastri decisamente poco austeri; i cattivi si avvolgono in comodi completi di pelle nera e velluto (lampante il richiamo allo stile dei drughi di Arancia Meccanica per la banda di briganti che scorazza per la foresta) adornati di stravaganti piume e catene. La stessa Inghilterra è stata ricercata tra le strade dell’Ungheria, città natale del regista, per creare un ambiente più congeniale alla storia (peccato per la ricostruzione digitale delle zone a picco sul mare che soffrono sotto l'uso poco preciso della computer grafica), dalle atmosfere gotiche e fascinose. Un lavoro minuzioso che tende a rinchiudere la storia in una magica atmosfera di realtà che acuisce la relazione empatica con lo spettatore e lo avvolge completamente all’interno del suo mondo.
Ad interpretare Maria Merryweather reincontriamo, dopo il suo primo ruolo da protagonista ne La bussola d’oro, Dakota Richards che, ancora una volta, si trova a dover indossare i panni dell’eroina di una storia per ragazzi. La sua particolare fisionomia del volto le permette di interpretare piuttosto bene il ruolo dell’altezzosa protagonista, sempre pronta a combattere per difendere le proprie idee ed ad ingegnarsi per metterle in atto. Una figura, la sua, studiata per celare al suo interno la tipica morale presente in tutte le favole classiche e lasciata libera prima che sulla storia compaia il fatidico The End.

Circondatosi di un cast dalla larga esperienza, tra cui l’incantevole Natascha McElhone ed il poliedrico Tim Curry, e di collaboratori in grado di mettere su pellicola la sua particolare visione del mondo, Csupo ha confezionato una piacevole favola d’altri tempi, prediligendo l’incanto alle battaglie e spargendo qua e là piccoli effetti speciali per renderla più fantastica. Una storia dolce che nella sua semplicità affascinerà qualche piccolo nuovo fan delle cronache della valle di Moonacre.

Moonacre - I segreti dell'ultima luna Una favola dal sapore antico e dalle ambientazioni magicamente trasognanti, capace di catturare magneticamente i piccoli spettatori con illusioni ed incantesimi e farli tornare a casa con la voglia di sognare ancora un po'.

6.5

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