Speciale Kevin Munroe: Regista dell'impossibile

Alla scoperta di Kevin Munroe, regista di TMNT e Dylan Dog

Speciale Kevin Munroe: Regista dell'impossibile
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La passione è il motore dell'industria cinematografica. Senza di essa, probabilmente il cinema non esisterebbe nemmeno. E senza di essa, probabilmente, la fantasia non sarebbe bastata a regalarci le nostre storie preferite. Dopotutto, passione e fantasia distinguono il regista “mestierante” dall'artista.
Kevin Munroe, regista canadese naturalizzato statunitense, ha fatto della passione e della fantasia le sue insegne professionali, le armi con cui combatte la sua personale battaglia di artista.

Poliedrico

Munroe ha amato, fin da piccolo, le storie fantastiche, e il suo impegno nel mondo del lavoro si è subito concretizzato nella realizzazione di opere di fantasia. Animazione, fumetti, videogiochi, per approdare infine al cinema: un'abilità poliedrica che gli ha permesso di farsi notare in più di un'occasione. Fra i suoi primi lavori c'è da annoverare una reiterata esperienza come responsabile degli storyboard di serie animate per numerose compagnie, tra cui Disney, Cartoon Network, Warner Bros. e Nickelodeon, per cui ha curato ad esempio Hey Arnold!.
Per la ABC, nel 2001, Munroe realizza lo script di un cortometraggio televisivo a tema natalizio, Donner, mentre continua a lavorare su diversi progetti.
Sua è la direzione artistica, nel 2003, di Freaky Flyers, bizzarro videogioco di corse della Midway (quelli di Mortal Kombat, per intenderci) sviluppato per PlayStation 2, Xbox e GameCube. Vagamente ispirato alle Wacky Races di Hanna & Barbera e al misconosciuto film cult Quei temerari sulle macchine volanti (che aveva, tra gli interpreti, anche Alberto Sordi e Benny Hill!) il gioco vanta marcatamente la sua impronta, sotto il profilo grafico e umoristico.

Comic-book, mon amour

La fascinazione fumettistica di Munroe è un fiume in piena, che si riversa su due opere da lui fortemente volute, Olympus Heights realizzato per IDW Publishing e il noto e divertentissimo El zombo fantasma, creato a quattro mani con Dave Wilkins e pubblicato in forma di miniserie con successo dalla Dark Horse (è del 2009 il rumor di una possibile trasposizione cinematografica del comic-book ad opera della Death Ray Films, ma da allora non si è saputo più nulla a riguardo). Fresco del successo del suo wrestler sovrannaturale, viene incaricato dalla Imagi International di curare sceneggiatura e regia del nuovo film, in animazione computerizzata, delle Teenage Mutant Ninja Turtles, ovvero le mitiche Tartarughe ninja alla riscossa, come sono meglio conosciute nel nostro paese.

Dalle tartarughe agli incubi

TMNT, uscito nel 2007, è un indiscutibile successo, che fa da apripista per nuovi film del genere per la Imagi, che successivamente ha sfornato Astro Boy (con cui però Munroe non ha niente a che fare) e ha annunciato un secondo lungometraggio sulle Tartarughe e uno sui Techno Ninja Gatchaman, sempre per la regia di Munroe. Il quale, però, ha a quanto pare declinato questi progetti a causa di differenze concettuali. Il nome del regista era legato anche al progetto Cat Tale, sempre per Imagi, più volte rimandato a causa di problemi finanziari, e tutt'ora rimasto nel limbo della pre-produzione.
Tutto questo per arrivare, infine, alla sfida rappresentata da Dylan Dog, indagatore dell'incubo e dell'impossibile, da lui intrapresa oramai quasi quattro anni fa e finalmente giunta al suo capitolo finale, con l'imminente uscita del film nelle sale. Ma parleremo più approfonditamente di questo nel prossimo speciale, focalizzato, per l'appunto, sulla genesi di Dead of Night.

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