Recensione Hot Movie

La crisi della commedia

Quando sembrava che la degradazione massima della comicità demenziale fosse destinata ad arrestarsi, figlia dell'ormai incapace abilità degli autori di produrre qualcosa che possa essere più scabroso, indecente, depravato, turpe e osceno di quanto già creato in questi ultimi anni, facendoci sperare di poter ridere un po' in questa torrida estate di requiem del "bel" cinema (come quasi ogni estate italiana d'altronde), Hot Movie si va a ridicolizzare nelle sale, mettendo in crisi quell'industrioso e fragile marchingegno del "voglio ridere con gusto" che tutti i veri comici hanno tentato di regalare a noi, pubblico, da quando i Lumière hanno inventato la macchina da presa. Così, Hot Movie distrugge quel sottilissimo sinolo di intrattenimento-divertimento che aveva costruito con fatica e con talento quell'ambito del cinema che ognuno, almeno una volta nella vita, ha voglia di assaggiare e gustare senza pensare a niente.

Una soporifera demenzialità

Julia Jones (Alyson Hannigan), sconfitta la sua malevola piaga del peso eccessivo e innamoratasi dell'affascinante dottore Grant Funkyerdoder (Adam Campbell), si ritroverà a dover affrontare la sua acerrima nemica (Sophie Monk), ex fidanzata dell'amato che tenterà di impedire il loro matrimonio. Ma con la folle complicità di genitori, amici e vicini, Julia e Grant riusciranno a coronare il loro tanto atteso sogno di nozze.

A quanto pare la tagline "Da due dei sei creatori di Scary Movie" che ci ha trascinati al botteghino e poi in sala col portafoglio più leggero, facendoci sperare in un film veramente divertente e geniale come era stato Scary Movie (fino al terzo almeno), si è rivelata completamente fuori dalle aspettative. Effettivamente due su sei sono un po' pochi, e il film l'ha dimostrato. Non c'è molto da scrivere. Per 88 minuti scorrono davanti ai nostri occhi, se non li abbiamo ancora chiusi dal sonno, una sfilza di prese in giro di film di tutti gli anni, scene singhiozzate e appiccicate una all'altra senza il minimo senso, come cortometraggi incollati, caratterizzati da quella comicità sudicia e sporca, miseramente attaccata alla parolaccia e alla demenzialità sessuale più volgare. Persino i lungometraggi di Boldi e De Sica mantengono il loro stile e stupida genialità in confronto a Hot Movie: spesso la battuta è un totale non-sense, forzata all'inverosimile addirittura con film che non c'è verso di schernire (Kill Bill ad esempio, quella scena non ha proprio senso). Eppure da un lato l'idea di sbeffeggiare tutte le commedie romantiche degli ultimi anni poteva risultare un investimento azzeccato ed originale, ma la realizzazione pratica ha partorito un'orrida copia peraltro non divertente di tutti i modelli derisi, che si è ritorta contro i suoi avidi creatori. Tutti aspetti che hanno pregiudicato persino il cast: quali attori di un certo rango si sarebbero mai apprestati a leggere fino alla seconda pagina del copione? Alyson Hannigan, resuscitata dal baratro cinematografico in cui era sprofondata dopo le 7 serie di Buffy e American Pie, e Carmen Electra, ormai scritturata a vita coi creatori di Scary Movie, ha dovuto dare il suo contributo alla fine del film, rigando ancora di più una pellicola ormai solcata dall'assurdità folle dei suoi sceneggiatori, incapaci di forgiare una commedia decente senza i colleghi assenti.