Recensione Genitori & Figli

Il manuale della famiglia redatto da Giovanni Veronesi

Recensione Genitori & Figli
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"Consapevole del fatto che esiste tutta una schiera di bravi registi che saprebbero e sanno raccontare meglio di me la famiglia allargata o gli scherzi tra genitori e figli, ho preferito raccontare solo il branco e cioè quel nucleo piccolo e forte che comprende unicamente gli affetti veri, gli amori per sempre e non il resto."
Giovanni Veronesi, prima di qualsiasi altra cosa, ci tiene a sottolineare che, nonostante il titolo, il suo non è un film sulla famiglia, così com'è concepibile dalla più moderna società, ma è più che altro il racconto soggettivo dei legami veri, quelli che non sottostanno a nessuna legge cittadina, religiosa o sociale.

Tema: la mia famiglia...

Nina (Chiara Passarelli) è una quattordicenne disincantata che non vede l'ora di entrare a far parte del mondo dei grandi, ma non quello litigioso ed incomprensibile dei suoi genitori, bensì quello reale e privo di innocenza e restrizioni dei suoi amici, apparentemente irraggiungibili perché con più esperienza di lei. Quando una mattina il suo professore, Alberto (Michele Placido), assegna alla classe un tema libero dal titolo "Genitori & Figli: istruzioni per l'uso", Nina coglie l'occasione di raccontare tutta la sua storia, senza nasconderla dietro perbenismi e convenzioni. Prima di tutto c'è la sua famiglia: sua madre Luisa (Luciana Littizzetto), caposala in ospedale sempre irritata dal rapporto con suo marito Gianni (Silvio Orlando), che ha abbandonato la sua famiglia per andare a vivere sulla sua adorata barca e, magari, frequentare altre donne; Ettore (Matteo Amata), il fratellino che reagisce alla separazione dei genitori con un inspiegabile e violento razzismo; e poi c'è la misteriosa nonna Lea (Piera Degli Esposti), più simile ad una figura mitologica che alla realtà, ricomparsa improvvisamente nella sua giovane vita dopo vent'anni. Ma attorno alla vita della ragazza ruotano anche le esperienze dei suoi coetanei, le prime avventure in discoteca, i primi esperimenti sessuali, i primi amori e le prime consapevolezze.

Genitori & Figli

Genitori & Figli - agitare bene prima dell'uso: più un'avvertenza che un consiglio, il film di Giovanni Veronesi cerca di raccontare, attraverso lo sguardo della sua giovane protagonista, quello che sembra essere il rapporto più complesso e tormentato dell'età moderna. Nonostante siano separati da pochi anni, genitori e figli spesso sembrano provenire da differenti pianeti e, per questo, sono sempre più portati agli scontri fisici e verbali. Moltissimi psicologi devono il loro stipendio solo a questo fragile filo che, contrariamente a quanto la biologia ci porti a pensare, tende ad allontanare le persone con legami di sangue, piuttosto che a tenerle unite per sempre. Molti hanno cercato di studiarlo in maniera oggettiva, ponendosi sul podio della saggezza e sciorinando consigli e massime da seguire per andare d'amore e d'accordo. Eppure inevitabilmente anche in questi casi ci si schiera da una delle due parti, spesso e volentieri stereotipate ed esagerate per rendere netti i due confini. Proprio per questo il regista ha deciso di utilizzare come fonti per il suo progetto non solo le esperienze personali del suo passato e di quello dei suoi collaboratori Ugo Chiti ed Andrea Agnello, ma soprattutto quelle degli adolescenti, chiamati a partecipare attraverso dei temi che raccontassero la propria visione sul rapporto tra genitori e figli. E così la sceneggiatura si trasforma in una lista di quello che spesso e volentieri i genitori non vedono, pur essendo essi stessi protagonisti della stessa: i motivi alla base di comportamenti apparentemente inspiegabili, le reazioni delle persone che li circondano, come atteggiamenti e caratteri siano inevitabilmente influenzati da tutto ciò. Noi vediamo tutto attraverso gli occhi di Nina, che ci accompagna in questo viaggio in un mondo in cui non si sa più chi abbia ragione e chi, tra adolescenti ed adulti, sia il più maturo. Nonostante tutto provenga dalla voce di una quattordicenne, a pellicola terminata, ci sembra quasi di aver assistito ad una esposizione oggettiva della situazione che, pur non soffermandosi sulle ragioni dei grandi, riesce a bilanciare lo sguardo e far riflettere.

Manuale di...famiglia

I manuali di istruzioni tendono a dare il maggior numero di informazioni possibili su un determinato prodotto. E questa è anche la pecca di Genitori & Figli - agitare bene prima dell'uso che cerca di contenere al suo interno un inesorabile numero di situazioni e morali. Abbandonata temporaneamente la struttura ad episodi che gli permetteva di raccontare più fatti contemporaneamente, Veronesi, con il pretesto del tema scolastico, intreccia le storie di due famiglie con diversi problemi ma lo stesso destino. Il che significa trovarsi ad affrontare le tematiche più differenti: la precarietà del matrimonio, l'inconsistenza della famiglia allargata, la volontà degli adolescenti di emanciparsi, la comunicazione web 2.0 e quella televisiva dei reality, il primo amore, quello distrutto e quello del mondo dei ricordi, il razzismo, l'ecologia... potremmo continuare all'infinito ad elencare tutti gli incipit inseriti all'interno della narrazione. Ma, nonostante teoricamente abbiano tutti una propria collocazione all'interno della storia, durante il film questi temi si perdono e confondono. Agitare bene prima dell'uso... forse sarebbe stato meglio non farlo e mantenere una struttura più stratificata ma più lineare e fruibile, senza dover restringere in un solo capitolo quello che normalmente si è abituati ad affrontare separatamente. Nello sguardo del regista tutto sembra riunirsi e risolversi nella scena finale, esperienza diretta del suo passato, in cui le distinzioni di età, i legami sociali, il concetto stesso di famiglia, svaniscono per fare spazio al branco: "i veri affetti, gli amori per sempre che non sono né allargabili né restringibili, sono loro e basta. Rimangono tali anche contro le tue volontà e alla fine, prima o poi, ci dovrai fare i conti". Una storia multisfaccettata e complessa resa reale grazie ad un cast esperto e ben accordato che si regge sulle spalle dei due impagabili Silvio Orlando e Luciana Littizzetto e deve la sua sensibilità all'angelica e temperata figura di Chiara Passarelli, passando per le interpretazioni di attori del calibro di Piera Degli Esposti, Michele Placido, Margherita Buy, Elena Sofia Ricci e dei giovani talenti Emanuele Propizio ed Andrea Facchinetti. Una compagnia corposa che ancora una volta sottolinea la volontà di raccontare diverse storie, tenute legate tra loro anche grazie all'uso di "Over the rainbow" nelle sue più disparate versioni, senza riuscire ad approfondirne veramente una. Forse è meglio agitare meglio, dopotutto il sottotitolo del film stesso dice di farlo bene.

Genitori & Figli: agitare bene prima dell'uso Giovanni Veronesi questa volta cerca di raccontare la famiglia senza avvalersi dell’espediente dell’episodio che tanto lo aveva aiutato nella narrazione in Manuale d’amore ed Italians. Ma forse è proprio il presupposto di raccontare una storia unica a rovinare il modo narrativo di Genitori e Figli - agitare bene prima dell’uso che si perde nel desiderio di affrontare le problematiche della società moderna, afflitta dagli inconvenienti della comunicazione. Troppi personaggi, troppo materiale, troppi moralismi per una storia di base interessante ed attuale, specchio (un po’ offuscato) della mentalità e del modus operandi di diverse generazioni, sempre in conflitto ma inevitabilmente legate tra loro.

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