Dossier Angeli e Demoni

Un'interessante intervista a Tom Hanks e Dossier sulle location del film!

Dossier Angeli e Demoni
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Seguendo le tracce

Questa sera l'attesissimo thriller Angeli e Demoni tratto dall'omonimo romanzo di Dan Brown irromperà nelle sale, pronto a raccogliere degli stratosferici incassi, così come il suo predecessore filmico, Il Codice da Vinci, un thriller di rara lentezza, con un protagonista e un regista completamente fuori fase, nel quale l'unica cosa degna di nota era il superbo score musicale realizzato da Hans Zimmer, ma che, sull'onda delle mille polemiche, ha garantito a Sony Pictures dei lauti introiti: quando si parla (con estremo pressapochismo) di un argomento così "caldo" come la religione, non importa se quello che si dice sia supportato da fatti: c'è sempre qualcuno pronto ad abboccare all'amo e scambiare una fiction comprovata per realtà diviene, purtroppo, una questione del tutto ordinaria.Questa sera sapremo se le lacune registiche e attoriali de Il Codice da Vinci, verranno evitate e  scopriremo se il nuovo lavoro di Howard ed Hanks sarà in grado d'intrattenere l'audience con una storia dal ritmo avvincente e serrato, qualità del tutto assenti nella loro precedente opera.Per ingannare l'attesa, vi proponiamo questa intervista a Tom Hanks. A segiure, un dossier sulle suggestive location romane che vedremo fra poche ore sugli schermi dei cinema italiani.

Intervista a Tom Hanks

Il trailer è ricco di suspense, ci sono molte scene d'azione nel film? Tom Hanks: Sì, sono molte, ma non ci sono risse e pugni. Nel film Langdon spara con una pistola, ma solo per rompere una finestra. Questo è tutto. Il film è una corsa contro il tempo, c'è una bomba di antimateria che potrebbe esplodere da un momento all'altro e, allo stesso tempo, si sta svolgendo l'elezione del papa. Robert Langdon deve assolutamente fermare gli Illuminati prima che il nuovo papa sia eletto. Se non ci riuscisse, impedirebbe l'elezione papale e, se ciò accadesse, vorrebbe dire che lo status quo, nel bene e nel male, rimarrebbe per sempre violato. Quando entra in Vaticano, considerato come un avversario, Langdon afferma: "Guardate, io non studio simboli perchè penso che non abbiano senso. Al contrario, studio proprio il segno che lasciano nelle nostre vite e nella società. Spero solo di essere d'aiuto." È molto diretto, e riesce perfettamente ad andare avanti. Nel libro il tuo personaggio è alquanto romantico con Vittoria (Ayelet Zurer), è così anche nel film?Tom Hanks: Non direi, se c'è qualche traccia di romanticismo, è comunque ben nascosta dalla smania di riuscire a fermare l'uccisione del cardinale. Non rimane molto tempo per il romanticismo prima dell'elezione del papa. Dan Brown ha creato Langdon proprio con "Angeli e Demoni", quindi ha avuto più tempo per approfondire le sfaccettature del personaggio. Ma, considerando che questo è il secondo film, la seconda storia di Langdon, non abbiamo avuto il tempo di soffermarci ad esplorare il lato più romantico che può certamente esistere tra un uomo interessante come Robert Langdon e la bella Vittoria Vetra. Mi piace pensare però, che alla fine del film, i due si siano potuti godere un caffè o un bicchiere di buon vino all'Hotel Hassler, in cima alla scalinata di Piazza di Spagna a Roma, o anche in un posto più piccolo fuori città, anche se non si saprà mai. Ron Howard ha dichiarato di essersi sentito più libero di seguire le proprie scelte in questo film film. Credi che questo si possa dire anche per la tua interpretazione di Robert Langdon?Tom Hanks: Proprio perché questo è il secondo film, ne abbiamo avuto l'opportunità. Langdon, a differenza del libro, ha la verità in tasca. Nel libro era la prima volta che tutto ciò avveniva, la sua irriverenza direi, sembrerebbe più uno spirito di competizione, e credo che il risultato sia eccellente. Si estrapola molto in questo libro, anche perché, detto francamente, Dan Brown lo ha scritto tempo fa. Non c'era Google ai tempi. Ha descritto l'elezione papale come una cosa poco interessante, con pochi cronisti a documentare il tutto. Ma sappiamo molto bene che, quando un papa muore e un altro deve essere eletto, i media si scatenano. Qualsiasi redazione manda i migliori giornalisti a Roma per seguire da vicino la cosa. Quindi direi che la parola migliore è imprecisione, anche dovuta al fatto che quando è stato scritto, non avveniva un'elezione papale da moltissimo tempo e forse ci si era scordati anche di che tipo di avvenimento fosse. Non ci siamo presi molte libertà, direi, ma più che altro abbiamo adattato il contenuto con un po' di buon senso e alcune cose che semplicemente dovevano essere cambiate.Il CERN, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, ha un ruolo importante nella storia. Nella realtà è diverso da come te lo aspettavi? Tom Hanks: E' la cosa più incredibile che abbia mai visto. Non è molto diverso rispetto a quando visiti la Nasa, Cape Canaveral o Cape Kennedy e vedi un insieme di edifici ed erbacce, ma, una volta dentro, vedi l'orbiter, la navicella che è ancorata agli appoggi e tutto è pronto per partire. Tutto si rivela essere una formidabile struttura umana. Non ho idea di quanto debba essere complesso un acceleratore di particelle, ma sicuramente lo è molto di più di quanto ci si possa immaginare. Al terzo piano oppure a cento o quaranta metri sotto terra non puoi non guardarti intorno senza pensare a quanto sia potente l'essere umano. Siamo entità stupefacenti, in primis per aver immaginato tutto questo, ma soprattutto per essere poi riusciti a costruirlo. Mi piacerebbe molto ritornare, aiutare a premere quel bottone, solo per vedere cosa accadrebbe. La storia di Angeli e Demoni offre grandi spunti per comprendere meglio il CERN e le sue teorie scientifiche. Pensi ci sia una preoccupazione reale per la sicurezza dell'istituto ed il suo lavoro?Tom Hanks: In realtà non ci sono grandi sistemi di sicurezza al CERN, anche perché non c'è niente da rubare. Neanche un segreto. Se qualcuno entrasse al CERN e tentasse di portare via ciò che è stato sviluppato lì, non ci potrebbe fare molto, in quanto avrebbe comunque bisogno di 450 miliardi di dollari per costruire un acceleratore di particelle. Detto questo, se riusciamo a descrivere e parlare di quello che avviene al CERN, lasciandone intuire l'importanza, allora credo che il potere dei film in proposito è sostanziale. Non si deve sottovalutare la popolarità che i film possono dare alle cose. Pensi che in futuro possa esistere la possibilità di trovarsi a vedere un film di Tom Hanks interpretato da Ron Howard?Tom Hanks: Non credo Ron voglia fare l'attore. E io non sono sicuro di voler fare il regista. Non è per niente facile. Dovrei studiare ancora molto. Istintivamente non saprei neanche da dove cominciare, serve una grande capacità comunicativa. Devi sapere essere un bravo trascinatore ma, allo stesso tempo, severo. Da attore invece non ne ho bisogno. Ma se mi trovassi a dirigere Ron Howard, posso garantirti, che gli farei passare un inferno tutti i giorni. Pretenderei moltissimo da lui. E non andremmo mai via dal set se non con lui in lacrime!

Tra Roma e Los Angeles

Alle 7 di mattina, Piazza del Popolo è deserta. Solo più tardi inizierà a popolarsi,  sovrastata delle cupole delle chiese barocche di Santa Maria dei Miracoli e di Santa Maria di Montesanto, situate all'inizio di una delle principali vie romane, Via del Corso. Contrariamente al solito, lo scorso giugno Piazza del Popolo era già in attività sin dall'alba: il cast e la troupe di Angeli e Demoni si sono riuniti insieme al regista Ron Howard e all'attore Tom Hanks, per iniziare a girare le nuove avventure del film.Angeli e Demoni, basato sul best seller di Dan Brown, è infatti ambientato principalmente a Roma. Quando incontriamo nuovamente il dubbioso Robert Langdon in questa storia, la chiesa è messa in pericolo da un'antica confraternita, i cui adepti non si fermano davanti a nulla, nemmeno all'omicidio, pur di raggiungere i loro scopi.  Quando Langdon scopre la rinascita dell'antico segreto della confraternita degli Illuminati - la più potente organizzazione clandestina della storia - si confronta anche con il loro obiettivo di distruggere l'organizzazione nemica più disprezzata: la Chiesa Cattolica. Langdon e l'affascinante Vittoria Vetra uniscono le loro forze proprio a Roma quando scoprono che è partito il count down di un ordigno a tempo, installato dagli Illuminati, un dispositivo  collegato al lavoro di Vetra. Lanciandosi in un interminabile inseguimento della verità attraverso cripte inaccessibili, pericolose catacombe, cattedrali deserte, Langdon e Vetra seguiranno una pista di antichi simboli che consistono nell'unica speranza di sopravvivenza per il Vaticano.Il film è stato girato in luoghi scenografici quali Piazza del Popolo, Piazza Navona, Castel Sant'Angelo, La Biblioteca Angelica, arrivando fino a Caserta. Il primo giorno di riprese in Piazza del Popolo ha suscitato la curiosità di fan e la presenza inevitabile dei paparazzi. Quando Tom Hanks ed il resto del cast,  Ayelet Zurer (Vittoria Vetra), Stellan Skarsgard (Comandante Richter, capo delle guardie svizzere) e Pierfrancesco Favino (Ernesto Olivetti, ispettore Generale della polizia Vaticana) sono arrivati sul set, hanno salutato amichevolmente la folla.I paparazzi hanno scelto un rifugio all'interno di Santa Maria del Popolo. Tra i suoi splendori, la chiesa ospita i lavori di quattro importanti artisti: Carracci, Caravaggio, Raffaello e Bernini. In particolare, nella chiesa si può ammirare l'Assunzione della Vergine del Carracci, la Conversione di San Paolo e la Crocifissione di San Pietro del Caravaggio, la spettacolare scultura del Bernini, Habakkuk e l'Angelo, e la Cappella Chigi, disegnata da Raffaello. Quest'ultimo adornò la cappella per il suo amico e mecenate Agostino Chigi e Berninì completò il lavoro a distanza di più di un secolo, per Fabio Chigi. Le opere di Raffaello e Bernini sono fonte di ispirazione durante tutta la storia di "Angeli e Demoni", indicando la direzione verso le risposte che dovranno risolvere un mistero mortale. Altra location per il cast di Angeli e Demoni è stata Piazza della Rotonda, di fronte al Pantheon, uno dei luoghi più suggestivi della città. Il Pantheon è in sé una contraddizione strutturale che però dà un effetto visivo spettacolare.Anche la vicina Piazza Navona ha fornito un'ulteriore location per il cast e la troupe, nonostante la loro permanenza lì sia stata breve. In questo luogo si trova un'altra magnifica scultura del Bernini: La Fontana dei Quattro Fiumi,  spesso citata nella sceneggiatura del film. La fontana rappresenta le personificazioni del Danubio, del Gange, del Rio de le Plata e del Nilo, che erano simboli dei quattro continenti conosciuti a quel tempo. Sfortunatamente, la fontana era ricoperta da impalcature protettive, e questo ha impedito di poter filmare l'originale. "Una delle difficoltà di Roma è che in continua ristrutturazione. Quindi non è stato possibile riprendere la statua originale, perchè in restauro" ha dichiarato lo scenografo del film Allan Cameron. La soluzione? La squadra di Cameron ha ricreato le statue, l'ellittica Piazza Navona e alcune parti del Vaticano a Los Angeles, sul palco del padiglione della Sony a Culver City, in California, e nel parcheggio dei camion dell'Hollywood Park. La prima location ad essere allestita è stata proprio una Piazza San Pietro adattabile, che si affacciava sull'unica altra grande struttura di ispirazione romana presente negli Stati Uniti, il Los Angeles Forum, un auditorium modellato sul suo corrispettivo italiano. Ma questa è un'altra storia...

Movieye ringrazia Way To Blue per la collaborazione

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