Ti West: ispirazioni e suggestioni di un giovane talento dell'horror

Ripercorriamo la carriera cinematografica dell'autore del prossimo X: A Sexy Horror Story, in uscita il prossimo 14 luglio grazie a Midnight Factory.

Ti West: ispirazioni e suggestioni di un giovane talento dell'horror
Articolo a cura di

Presentato al SXSW 2022 lo scorso marzo, X: A Sexy Horror Story di Ti West non è passato inosservato agli occhi della stampa americana, con un rating del 95% su Rotten Tomatoes e un generale plauso della critica. Il film è nel corposo listino A24, tra le casa di produzione indipendenti - se possiamo ancora chiamarla così - più prolifiche e applaudite dell'intero panorama cinematografico contemporaneo. La formula che segue è solitamente quella di genere, dall'horror al thriller, dal fantasy alla fantascienza, e al suo interno lascia totale libertà creativa e controllo ai formidabili autori in squadra, da Alex Garland ad Avi Arad e tantissimi altri.

Vietato ai Minori di 18 anniAttenzione, poco prima dell'uscita nelle sale il film è stato classificato come Vietato ai Minori di 18 anni in Italia.

Dopo vari passaggi dalla Arcade Pictures alla Blumhouse Productions, alla fine anche Ti West ha scelto proprio la A24 come significativa casa della sua nuova e apprezzata fatica, tornando dietro la macchina da presa di un lungometraggio dopo ben 5 anni e diverse esperienza streaming e televisive, da Scream a Them. Un'artista tutto sommato giovane - ha 42 anni - con una filmografia interamente orrorifica, nato e cresciuto lavorativamete nel terrore ma forse finora mai apprezzato nel modo giusto.

Un esploratore di genere

La carriera di West sboccia all'età di 21 anni, quando scrive e dirige il suo primo cortometraggio, The Wicked, dopo aver terminato gli studi alla School of Visual Arts di New York City. Un giovane promettente che guarda ai grandi maestri degli anni '80, da Wes Craven a John Carpenter, cercando di mixare con intelligenza un gustoso citazionismo a una marcata venatura personale, già riconoscibile nei primi lungometraggi, The Roost e Trigger Man.

Come Carpenter, non si limita a curare come autore solo sceneggiatura o direzione, ma si occupa di volta in volta anche di fotografia o composizione musicale, sempre con un totale controllo creativo sulle proprie idee. È un tratto significativo che rende la produzione di West molto riconoscibile. Il vero successo internazionale lo raggiunge nel 2009 con The House of the Devil, unendo sensibilità slasher e da casa stregata in un'operazione di genere solida e appagante, dedicata alla paura del satanismo negli anni '80 che di recente molto ha fatto discutere grazie alla quarta stagione di Stranger Things e l'amatissimo Eddie Munson (non perdetevi recensione di Stranger Things 4). Tra Babysitter in pericoloso e riti demoniaci, il film trova il suo pubblico ed elegge West a piccolo autore cult, che nello stesso anno viene chiamato a dirigere Cabin Fever 2 - Il Contagio direttamente da Eli Roth, regista del primo capitolo. West si occupa anche del soggetto, riuscendo a trovare una sua dimensione nel ricalco stilistico di quella di Roth: come dicevamo, citazionismo e unicità.

Nel 2011 torna al cinema con l'originale The Innkeepers, ancora una volta scritto e diretto da lui ma anche prodotto e montato. Da questo momento in poi Ti West si farà realmente e proverbialmente sempre "in quattro" per le sue opere, curandone sostanzialmente ogni aspetto principale ad esclusione della fotografia, sulla quale da produttore e regista avrà comunque un controllo totale. The Innkeepers piace alla critica, che elogia West come uno dei giovani registi di genere più promettenti in circolazione, inserito addirittura tra gli 8 più bei film dell'anno.

Da The Sacrament a X: A Sexy Horror Story

Dopo due corti nelle raccolte V/H/S e The ABCs of Death, spinto dall'amico e collega Eli Roth nel 2013 West sperimento il found footage con The Sacrament, basato su di una storia vera di alcuni giornalisti di VICE entrati in una setta religiosa per documentarla. Anche questa volta il film è accolto positivamente dalla stampa, eppure il pubblico fatica a trovare in West un autore di riferimento, forse troppo "di nicchia" per il mainstream puro, diverso in questo caso dagli idoli della sua generazione e fuori tempo massimo per un successo definito in un filone saturo e difficile.

La curatela Jason Blum del successivo Nella valle della violenza non cambia purtroppo le cose, anche se la critica continua a innalzare West tra i migliori e più giovani e sottovalutati autori di genere dell'ultimo ventennio. È il 2016 quando Ti West passa alla regia seriale. Si occupa di diversi episodi di Wayward Pines, di Outcast, The Exorcist, The Resident, Scream e Them, senza mai allontanarsi dal tracciato horror a cui tanto è legato e che tanto è desideroso di esplorare. Dirige anche il bellissimo episodio "Enemies" di Tales from the Loop per Amazon Prime Video.

Passano sei anni in cui sembra che la sua carriera si sia ormai definitivamente cristallizzata nello streaming e nella televisione, ma improvvisamente torna sulle scene cinematografiche con X: A Sexy Horror Story, ad oggi forse il suo film più denso e straordinario, quello per cui probabilmente verrà davvero ricordato. Un titolo talmente riuscito e piaciuto, sviluppato per altro in una sinergica collaborazione con A24, che avrà anche uno spin-off in uscita il prossimo anno. Si tratta di Pearl, dedicato a uno dei personaggi più affascinanti del progetto e ambientato nel 1918, a ridosso della Prima Guerra Mondiale.

Che voto dai a: X: A Sexy Horror Story

Media Voto Utenti
Voti: 8
7.5
nd